Balestrate: porto chiuso, protestano esercenti

0
457

BALESTRATE. “Questo esercizio ha soppresso qualsiasi pagamento di tasse e contributi locali e nazionali sino all’apertura del porto di Balestrate”. E’ uno dei diversi cartelli esposti in vetrina dagli esercizi commerciali balestratesi in questi giorni. Un’iniziativa provocatoria nei confronti delle istituzioni ai vari livelli additate di essere le colpevoli per quanto sta accadendo attorno alla mancata apertura del porticciolo turistico del paese, completato oramai dal 2009 ma rimasto intrappolato da una serie di vicende di carattere tecnico, giudiziario e burocratico. Da tempo gli esercenti stanno manifestando il loro dissenso, anni fa si è persino costituito un comitato con l’obiettivo di interloquire con gli organi competenti per arrivare ad una soluzione che sino ad oggi non c’è stata. A soffrire di questa situazione ovviamente l’intera economia locale, non solo gli esercenti ma tutto ciò che gira attorno al mare a livello di indotto.

La Regione, attraverso il suo ufficio legislativo, non si è ancora pronunciata sui tre ricorsi piovuti nelle scorse settimane per l’affidamento della gestione del porto alla Società Marina di Balestrate. Sembrava che il lungo iter fosse giunto oramai a completamento ed invece proprio questi tre ricorsi, che evidenziano “presunte illegittimità”, hanno nuovamente bloccato tutto. Il sindaco Totò Milazzo ha già informato di tutto il consiglio comunale e non sono mancate le polemiche. Il primo cittadino ha preannunciato che se al più presto non arriveranno risposte lui per prima organizzerà una mobilitazione in paese. Già nelle scorse settimane, a causa proprio di questa raffica di esposti, il consiglio comunale si era espresso insieme all’amministrazione per rivendicare l’assegnazione della gestione provvisoria in forma diretta. Più una provocazione che una reale presa di posizione dal momento che un servizio simile necessita di esperti del settore. Il porticciolo turistico è costato la bellezza di 30 milioni di euro e può garantire 570 posti barca da diporto e altri 120 per motopescherecci. A complicare tutto prima i ricorsi al Tar del Comune per l’affidamento della gestione dell’area, poi l’indagine della Procura sull’utilizzo di cemento depotenziato per realizzare l’infrastruttura e poi ancora i problemi legati all’insabbiamento ed anche ai tanti atti vandalici di cui ancora oggi il porto rimane sfregiato. In ultimo anche i ricorsi, tanto per mettere la ciliegina sulla torta.

females style galoshes
chanel espadrilles Diane Keaton is Chico’s first ever celebrity endorser at 65

and takes her
woolrich outletSupport Breast Cancer Awareness Month october and Look Good in Your Pink