Balestrate: Comune, niente tranche dalla Regione

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BALESTRATE – Il Comune di Balestrate non riceverà il becco di un quattrino dall’ultima tranche di trasferimenti della Regione. L’amministrazione comunale ora dovrà correre ai ripari e preannuncia l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per coprire il buco finanziario. Il Comune marinaro è fra i 41 centri isolani costretti a non incassare nulla per “gravi inadempienze”. L’assessorato regionale agli Enti locali ammette che “c’è il rischio di creare o aggravare squilibri finanziari nei bilanci”. Nel 2012 la Regione concesse ai Comuni siciliani anticipazioni che servivano a pagare almeno una parte dei debiti maturati dagli Ato rifiuti  verso le imprese di raccolta e smaltimento, in particolare verso le discariche. Quei prestiti erano nati con l’obiettivo di evitare l’accumulo di immondizia per le strade a causa del blocco del servizio e far tornare così le città alla normalità nell’attesa che la riforma desse i suoi frutti creando un sistema di raccolta efficiente ed economicamente sopportabile. E, soprattutto, i sindaci avrebbero dovuto far approvare in consiglio comunale dei piani di rientro decennali (o ventennali) per restituire i prestiti senza traumi. “Ma a Balestrate – denuncia il leader del movimento di opposizione “Spazio Comune”, Vito Rizzo – il piano non è mai stato approvato e adesso la Regione chiede indietro tutto in tre anni a partire da adesso: una mazzata che impone già quest’anno trattenute record per i Comuni”. Nello specifico il decreto sancisce un taglio di 84.336 euro del contributo regionale al Comune, somma che quindi sarà trattenuta dall’ultima tranche dovuta a Balestrate.

“Tutto ciò – rincara la dose Rizzo – è frutto di un incredibile errore politico-amministrativo di quella che doveva essere l’amministrazione dell’esperienza e della competenza”. Spazio Comune spiega che nel novembre 2012 la Regione ha dato questa importante opportunità ai Comuni che avevano debiti con l’Ato. Nello specifico Balestrate ne aveva contratto uno da 2 milioni di euro. Da qui l’ente municipale ha ottenuto un prestito di 253 mila euro che sarebbe gravato sulle casse comunali per una somma di circa 12 mila euro da restituire in 20 anni. “Non avendo fatto approvare il piano di rientro – accusa Rizzo – la Regione darà minori contributi per gli anni 2013, 2014 e 2015 per un importo annuo di oltre 84 mila euro che finiranno per privare i cittadini di importanti servizi per la comunità”. Il primo cittadino però smentisce che ci saranno conseguenze sul piano finanziario.

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