Autostazione ad Alcamo, tempi non brevi. Ufficio tecnico al lavoro per calcolare somme ancora da investire

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Autostazione di piazza della Repubblica. Per la riapertura ancora i tempi non si prospettano brevi. Del mese di febbraio di sei anni fa le saracinesche rimangono abbassate, così come era successo molti anni prima perché necessitavano lavori non più rinviabili per non mettere a rischio l’incolumità delle persone che si trovavano all’interno in attesa di salire su un autobus extraurbano. Tempi biblici dunque per potere riutilizzare questo immobile tra piani da varare e lungaggini burocratiche.

Ora è allo studio un computo metrico da parte dell’Ufficio tecnico per predisporre i piani di intervento e quanti soldi occorrono per attuarli. Nello stesso tempo si parla di riqualificazione anche con l’installazione di un impianto fotovoltaico. La vicenda affonda le radici nella notte dei tempi. Cioè dal novembre del 2014 quando venne approvato il progetto di recupero grazie ad un finanziamento di 450 mila euro. Nell’ottobre del 2016 venne indetta la gara d’appalto. I lavori iniziarono un anno dopo e precisamente nel mese di ottobre del 2017. Secondo il contratto avrebbero dovuto essere ultimati entro 120 giorni.

L’autostazione si trova nella centralissima Piazza della Repubblica accanto al castello dei conti di Modica, una delle mete preferite dai turisti. Nel vialone, lato est, arrivano e partono gli autobus extraurbani. Ma i viaggiatori non possono usufruire di una sala d’attesa, di punto di ristoro, di servizi igienici e dove fare i biglietti. Al caldo d’state e all’addiaccio in inverno.

La vicenda è stata caratterizzata da una serie di proroghe per la ultimazione degli interventi e di contestazioni alla ditta per alcuni problemi: quali infiltrazioni sotto la pensilina. I lavori eseguiti hanno riguardato solo la porzione sud dell’immobile, oltre alle aree esterne dell’ex autostazione. Al fine di potere rendere fruibile l’immobile sono necessarie lavorazioni al lato nord dell’immobile. Inoltre sono da acquistare corpi illuminanti e l’arredo interno. Ma ancora trascorrerà del tempo prima di potere riaprire l’autostazione destinata a diventare polo di informazioni per i turisti e per attività culturali giovanili