
All’andata rappresentò l’inizio della fine. La festa e l’emozione per il ritorno della squadra al ‘Catella’ si trasformarono in una tremenda amarezza. Il Carini riuscì a vincere, e meritatamente, sul terreno dell’Alcamo. Da lì partì una lunga serie di vicissitudini che portarono all’abbandono del tecnico Virga, poi a quello del suo sostituto Cocuzza e quindi alle dimissioni del presidente Di Bartolo. Sconfitte, anche pesanti, e addio definitivo ai play-off. Da quella gara del quattro dicembre è scaturita, purtroppo, un’altra annata negativa per i gloriosi colori bianconeri.
Proprio per questo ma anche grazie al ritrovato vigore messo in campo nel vittorioso derby con il Partinicaudace e grazie a una rosa con meno defezioni, l’Alcamo proverà domani, contro il Carino dell’ex Mauro Russo, a vendicare il match dell’andata. A tre giornate dal termine l’Alcamo è settimo con 31 punti, fuori da ogni discorso, mentre il Carini, dopo un brutto inizio di stagione, è salito a quota 26 e ancora con un minimo rischio di dover giocare i play-out. In testa è lotta a tre fra Folgore, Fulgatore e Kamarat. I castelvetranesi, però, hanno un margine di tre punti su trapanesi e agrigentini che sono affiancati a quota 40. Rossoneri attesi però da un finale terribile. Domenica trasferta a San Vito Lo Capo, poi big-match al ‘Paolo Marino’ con il Kamarat e quindi chiusura in casa del Partinicaudace.
Altri anticipi nel campionato Eccellenza ed entrambi importanti nella lotta per evitare i play-out. Il Castellammare, reduce da un ottimo scorcio di stagione, giocherà sul terreno di una Parmonval che appare sempre più in disarmo. L’undici del Golfo fa la corsa su Leonfortese, Marineo, Casteldaccia e Nissa. Quest’ultima, risucchiata nelle zone pericolose, scenderà in campo nell’altro anticipo di domani con il Don Carlo Misilmeri. La classifica vede biancoscudati e Casteldaccia a quota 28, Marineo 26, Castellammare e Leonfortese 25. Queste ultime due occupano la quint’ultima posizione, quella che porta ai play-out, una sorta di roulette russa per evitare la retrocessione.