Autobotti, ad Alcamo 70 prelievi al giorno. Lavori per recuperare altri 10 l/s

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Fra 60 e 70 autobotti prelevano acqua, ogni giorno, dai serbatoi comunali di Alcamo per un totale di circa 800mila litri. Prezioso liquido che, in quanto potabile, deve essere utilizzato soltanto per questi scopi ma che, probabilmente, viene anche impiegato, in qualche caso, anche per altro. Alcuni consiglieri comunali di opposizione, fra cui Giuseppe Stabile e Massimo Cassarà, avevano richiesto proprio per questo un intervento del primo cittadino. Un’apposita ordinanza per evitare che l’acqua potabile venisse utilizzata, in questo periodo di grave crisi, anche per lavare spiazzali o automobili o per riempire piscine. Dalla giunta Surdi, però, non è arrivata alcuna risposta cosi come per un’altra iniziativa, votata all’unanimità del massimo consesso civico: l’istituzione di un tavolo tecnico sulla crisi idrica. L’acqua, ad Alcamo, viene distribuita mediamente ogni 9 giorni ma ci sono quartieri in cui, a causa della scarsa pressione, non arriva. In altre zone, vedi la condotta ex EAS che da Gammara-Scampati arriva ad Alcamo Marina, gli alcamesi attendo l’erogazione anche per venti giorni. La situazione è pesante, comunque, in tutta la Sicilia e fra stato di emergenza e altri provvedimenti richiesti e ottenuti dal governo regionale, non sono moltissime le opere già avviate. Nessuna notizia, ad esempio, sulla riattivazione del dissalatore di Trapani o sull’entrata in funzione di pannelli mobili in grado di dissalare l’acqua del mare. Qualcosa ha ottenuto, dopo una serie di incontri, l’Ati idrico di Trapani presieduto dal sindaco di Calatafimi/Segesta, Francesco Gruppuso. Un milione 400mila euro per il revamping, in italiano la rigenerazione e la riattivazione delle falde acquifere, per diverse sorgenti del trapanese. Fra gli interventi anche 293.000 euro per l’ammodernamento dell’impianto di sollevamento delle sorgenti di “Cannizzaro”, che servono la città di Alcamo, che sarà potenziato fino allo sfruttamento della piena portata delle sorgenti con un incremento della dotazione idrica di circa dieci litri al secondo.  A Calatafimi verranno invece riattivati sei pozzi che consentiranno di recuperare 8 litri al secondo e sarà aggiornato l’impianto di sollevamento di Monte Patti per un totale di altri tre litri in più di acqua al secondo. A Castellammare del Golfo, ne avevamo giù parlato, le opere riguidano invece il pozzo di Fraginesi mentre a Castelvetrano le somme serviranno a riattivare due pozzi e ad installare necessarie attrezzature elettromeccaniche. Interventi anche a Salemi, Misiliscemi, San Vito Lo Capo e Trapani.