Aumenti indennità dei sindaci, 70% a carico della Regione. Ad Alcamo oltre 4.800 euro?

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Dopo una maratona durata 19 ore, l’Assemblea regionale ha approvato la legge di stabilità per il 2023: 35 i voti a favore e 22 i contrari. Sala d’Erc0ole, nell’ambito dei lavori per la finanziaria, ha anche approvato un emendamento del governo Schifani che stanzia 6 milioni di euro per adeguare i compensi di sindaci e amministratori comunali a quelli già percepiti nel resto d’Italia in base alla normativa nazionale. Le somme consentiranno di coprire il 70% degli incrementi delle indennità ai sindaci del 391 Comuni siciliani già a partire dal prossimo primo marzo. Il restante 30% sarà a carico dei bilanci comunali e questo potrebbe causare una diminuzione dei servizi alla cittadinanza. Un particolare, quello della compartecipazione dei comuni, che riguarda solo la Sicilia e che non è previsto in alcun’altra regione.

I sindaci, comunque, non avranno l’aumento sic et simpliciter ma potranno ottenerlo soltanto con un’apposita delibera. Potranno inoltre decidere se recepirlo per intero o parzialmente. In alcuni comuni della Sicilia gli amministratori hanno già deliberato l’aumento nonostante le somme finora fossero totalmente a carico dei bilanci comunali. A incidere sull’ammontare dei nuovi stipendi sarà ancora una volta il numero di residenti nel comune amministrato, ma il riferimento da cui si partirà è il compenso spettante ai governatori delle Regioni, ovvero 13.800 euro lordi. A poter ambire a questa cifra saranno soltanto i sindaci delle città metropolitane, Palermo, Catania e Messina. Quelli dei comuni con più di 100.000 abitanti potranno arrivare a 11.000 euro al mese contro gli attuali 5240. Più del doppio. In un comune come Alcamo, vale a dire con oltre 30.000 abitanti, l’indennità del sindaco potrebbe salire da più di 3.000 euro a oltre 4.800. Il primo cittadino di Castellammare del Golfo potrà invece aumentarsi lo stipendio dagli attuali 2.800 a 4.100 euro. Poco meno spetterà a chi guida comuni con più di 5mila abitanti. L’elenco degli aumenti si chiude con i sindaci siciliani dei centri fino a 5.000 abitanti che potranno godere di indennità di oltre 3mila euro mentre quelli dei tanti piccoli borghi dell’isola da 1.650 euro al mese potranno salire fino a 2.000.