Attacchi e lettere anonime, si dimette il sindaco di Cinisi che chiede più rispetto

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L’ultima vicenda, quella delle indagini a carico di un consigliere comunale di maggioranza denunciato da una lettera anonima per una tettoia realizzata abusivamente, ha spinto il sindaco di Cinisi a una drastica decisione. Si sente abbandonato e delegittimato dalle istituzioni. E’ questo il motivo che ha spinto Giangiacomo Palazzolo ad annunciare le dimissioni, anche se lo ha fatto finora su facebook. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, una vicenda che secondo Palazzolo denota sfiducia nei confronti del primo cittadino.

Giangiacomo Palazzolo, tra i fondatori del movimento politico di Carlo Calenda, è in carica da sette anni. “In questi anni sono arrivate tantissime lettere anonime che hanno fatto partire indagini nei confronti dei politici di Cinisi. Dall’altro lato – afferma duramente il sindaco – ci sono indagini che invece finiscono lettera morta. Io ho presentato, per esempio, due denunce per furti d’acqua che non hanno portato a nulla”.

Il sindaco di Cinisi spiega che non vuole certamente essere immune dalle indagini, ma non accetta nemmeno che i politici vengano continuamente sminuiti da pezzi delle istituzioni. Giangiacomo Palazzolo ha già incontrato i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione per spiegare la sua scelta fatta anche “per tutelarli perché la stragrande maggioranza di loro è vittima di queste lettere anonime”. Poi p andato in Comune per presentare ufficialmente le dimissioni.

Avrà adesso 30 giorni di tempo per eventualmente ritirarle e, in questo mese, potrà continuare ad assolvere le funzioni di primo cittadino. Il sindaco lascia già uno spiraglio: “Mi auguro – ha detto – che si creino le condizioni per continuare. Fare il sindaco di Cinisi è la cosa più bella che mi sia capitata”.