ATO Trapani, 24 sindaci contro uno. Verso gestione pubblica, forse AMAP

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I numeri dell’ATO Idrico di Trapani parlano chiaro. Ben 24 dei 25 comuni che ne fanno parte hanno deciso di intraprendere la gestione pubblica dell’acqua delineando anche un’ipotesi nell’individuazione del gestore. L’unico comune che invece ha esternato la volontà di privatizzare la distribuzione idrica è stato quello di Castellammare del Golfo, il cui sindaco Nicola Rizzo è proprio il presidente dell’assemblea territoriale idrica di Trapani. Secondo  i 24 primi cittadini, dopo l’adozione già avvenuta del piano d’ambito, strumento di programmazione idrica, fognaria e depurativa per il prossimo trentennio, l’ATO dovrebbe affidarsi a mani pubbliche.

Contatti sono stati già avviati con l’AMAP, l’azienda pubblica che gestisce il servizio fino al confine della provincia di Trapani. Due amministratori del trapanese entrerebbero quindi a far parte del consiglio di amministrazione dell’AMAP che così passerebbe dagli attuali 5 membri a sette. Sarebbe, secondo i propugnatori, la soluzione più logica, più facile da perseguire e nell’ottica della contiguità. Fra coloro che stanno lavorando alacremente per tale situazione, l’alcamese Massimo Fundarò che è assessore al comune di  Calatafimi/Segesta. L’acqua è un bene pubblico e tale dovrebbe rimanere ma spesso, soprattutto dalle nostre parti, il carrozzone della burocrazia non è riuscito a modernizzare gli impianti, migliorare le condutture e garantire un servizio decente.

Proprio per questo, in molte altre zone dell’Italia, gli enti locali hanno preferito affidare la gestione dell’acqua a grosse aziende specializzate. Questa la tesi, adesso in netta minoranza all’interno dell’ATO Trapani, del sindaco castellammarese Nicola Rizzo. L’assemblea, tempo fa, aveva redatto un bando al quale aveva partecipato con manifestazione d’interesse non vincolante, una sola società: IRete, del gruppo Iren, che fornisce acqua potabile a circa 3 milioni di persone in diverse regioni italiane per un totale di 265 comuni serviti. Una rete di acquedotto di circa 23.360 chilometri che distribuisce ogni anno approssimativamente 187 milioni di metri cubi di acqua.