Ato Rifiuti Pa 1, si dimette Geraci

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Antonio Geraci, commissario liquidatore dell’Ato rifiuti Palermo 1, ha presentato ieri le sue dimissioni, gesto fortemente criticato dai sindaci del palermitano.

A cominciare dal sindaco di Partinico, secondo il quale le improvvise dimissioni “presentate in piena crisi, rischiano di far precipitare il territorio in una grave emergenza rifiuti. Con questo gesto improvviso e sconsiderato – dice Lo Biundo – l’avvocato Geraci ha lasciato la società in balìa del caos, visto che nessuno può impartire istruzioni al personale. Geraci avrebbe dovuto dimostrare senso di responsabilità annunciando nei tempi giusti la sua volontà di dimettersi per permettere una transizione adeguata. Questo gesto improvviso mette un intero territorio a rischio”.

Geraci, che era stato nominato il 1° luglio 2010, dopole dimissioni di Giacomo Palazzolo,ha commentato: “Di questa esperienza mi rimane tanta amarezza per non essere riuscito nel compito che mi era stato affidato. Siamo stati abbandonati a noi stessi, la Regione non ci ha aiutato e la riforma dei rifiuti è in una fase di stallo”.

Il prossimo 22 aprile l’assemblea dei sindaci dell’Ato Palermo 1 avrebbe dovuto finalmente ufficializzare la suddivisione dei comuni soci in centri di costo, per scorporare direttamente le fatture di pagamento per personale, costi di gestione, e discarica e permettere così ai comuni che pagano, come Partinico, di avere il servizio garantito.

“Un passaggio – tiene a sottolineare Lo Biundo – che come sindaco di Partinico chiedo da quasi un anno e che è stato sempre osteggiato dal presidente Geraci e da alcuni sindaci morosi. In questi mesi i comuni in regola con i pagamenti sono stati penalizzati da quelli che non pagano. Inoltre abbiamo più volte denunciato una disparità di trattamento, rispetto ad altri enti locali morosi che pur non pagando le rette dovute per mesi e mesi hanno avuto più mezzi a disposizione rispetto a Partinico. Bisogna subito trovare immediatamente una soluzione per evitare che questo vuoto gestionale diventi ingovernabile”.