Ato Belice Ambiente, scioperano i lavoratori

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Oggi raccolta dei rifiuti ferma in undici comuni del trapanese, fra cui Mazara del Vallo, Castelvetrano, Partanna, per effetto dello sciopero dei circa 300 lavoratori dell’Ato Tp 2 Belice Ambiente indetto da Fp Cgil , Fit Cisl , Uil e Fiadel per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. “Nonostante gli sforzi delle sigle sindacali che avevano già differito lo sciopero precedentemente fissato – spiega Giovanni Montana Segretario Fit Cisl Trapani – siamo costretti a scioperare.

E’ il triste epilogo della gestione di questo Ato, – continua Montana – si sta verificando il paradosso del pagamento degli stipendi a macchia di leopardo, solo cioè per gli operatori di alcuni comuni. Un comportamento irresponsabile che rischia di creare una situazione esplosiva tra i vari lavoratori. Chiediamo un atto di responsabilità a tutti gli interpreti per uscire da questa crisi”.

I dipendenti dell’Ato Belice Ambiente finora hanno ricevuto solo un acconto per il mese di gennaio 2013, mentre i Comuni dovrebbero pagare mensilmente per garantire il servizio. Da qui la decisione di scioperare.

La situazione della raccolta dei rifiuti rischia ormai di degenerare e di creare una vera e propria emergenza nel territorio che ricade nell’ambito dell’Ato.

Sulla questione l’amministratore unico della Belice Ambiente Nicolò Lisma, aveva dichiarato: “La nostra difficoltà deriva dal mancato pagamento dei Comuni. Nei giorni scorsi solo Mazara del Vallo e Castelvetrano hanno svincolato, rispettivamente, 650 mila e 229 mila euro e proceduto a versare le somme che arriveranno presto nelle nostre casse. L’ importo servirà per saldare la mensilità di gennaio 2013 al personale. Poi – aggiunge- si cercherà di pagare anche qualche fornitore essenziale, per evitare che ci blocchi il servizio”.

“Vantiamo – continua Lisma- circa 28 milioni di euro di crediti dai Comuni soci, di questi circa 19 milioni sono pignorati dai fornitori. La situazione, veramente drammatica, non è legata solo al pagamento degli stipendi degli operai, ma anche a tutti i fornitori essenziali della società che da un momento all’altro potrebbero bloccare il servizio”. La settimana scorsa il liquidatore Lisma aveva inviato una nota a tutti i sindaci soci, alle autorità regionali ed alla Prefettura, per evidenziare il rischio di andare in emergenza rifiuti. “I sindaci – dice – dovrebbero cercare di adottare azioni anche del tipo straordinario per risolvere la questione”.