ASP di Trapani, sospeso Croce: “Ho sempre agito per risolvere problemi”

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La Regione Siciliana ha avviato il procedimento di decadenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, disponendone nel contempo l’immediata sospensione dalle funzioni per 60 giorni.   Lo scrive la Regione siciliana in una nota. La decisione è stata presa a seguito di un’indagine ispettiva che ha evidenziato gravi disservizi legati ai ritardi nell’erogazione delle prestazioni di anatomia patologica, suscitando grande clamore mediatico e un crescente allarme sociale, oltre a mettere a repentaglio la salute dei cittadini interessati, continua la nota.

L’attività ispettiva è stata condotta dal dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato, che ha prodotto una relazione individuando responsabilità a carico del vertice dell’Asp.   Le contestazioni mosse riguardano “omissioni di atti obbligatori per legge e violazioni dei principi di efficacia, efficienza e buon andamento dell’amministrazione”. La vicenda è legata ai gravi ritardi dei risultati degli esami istologici che hanno fatto scoprire ben 206 timori diagnosticati in ritardo. Ferdinando Croce ha difeso il suo operato e in una nota sottolinea: “. Compirò ogni valutazione in diritto per la tutela della mia immagine, del mio lavoro, della portata delle mie responsabilità. In queste lunghe settimane ho scelto che – al mio posto – parlassero gli atti per dimostrare, come spero ancora accadrà, che io ho agito per risolvere problemi ereditati. Basta guardare gli atti richiesti dal ministero della Salute nell’ambito di una ispezione ancora in corso per verificare che quando a luglio, per la prima volta, mi sono state rapportate le criticità di refertazione ho adottato tutte le misure a mia disposizione, garantendo nel tempo previsto una refertazione entro 20 giorni al mese di febbraio. Ho anche tempestivamente avvisato l’assessorato regionale della salute, ricevendo silenzi e nessun aiuto fintantoché la vicenda non ha assunto rilevanza mediatica. Di questa vicenda resta intatta l’amarezza per la tutela delle persone, per i pazienti. So di aver agito con coscienza, onestà e impegno.

Il resto toccherà accertarlo in tutte le competenti sedi giudiziarie, alle quali valuterò di rivolgermi senza spirito di rivalsa, con l’obiettivo unico di fare emergere la verità”. Oltre 1.300 dipendenti dell’Asp hanno sottoscritto una lettera di solidarietà per Ferdinando Croce.  Ad esercitare le funzioni adesso il suo vice, Danilo Palazzolo.Croce ha 10 giorni di tempo per presentare le contro deduzioni. Ad adottare in via definitiva, alla luce di questi passaggi, la decisione finale sarà il presidente della Regione Renato Schifani, attaccato da più parti e Matteo Renzi lo accusa di non avere avuto la sensibilità in questo periodo di recarsi a Trapani per portare solidarietà alle persone danneggiate dagli esami istologici ritardati