ARS. Approvate misure per combattere il caro vita

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Sì dell’assemblea regionale per due norme  contro il caro vita. La commissione Bilancio ha approvato le misure finanziarie di sostegno per le famiglie siciliane e le amministrazioni locali, impegnando più di 120 milioni di euro, che verranno inserite nella Finanziaria. La regione interviene per calmierare l’impatto del rialzo dei tassi d’interesse dei mutui. Attraverso l’Irfis, la Regione potrà infatti erogare un contributo alle famiglie al di sotto dei 50mila euro di reddito per compensare i maggiori costi in interessi bancari sostenuti nel 2023 per i mutui a tasso variabile. “Ai Comuni invece – dice l’assessore Falcone – per la prima volta dopo dodici anni potremo pagare la quarta rata del fondo Enti locali entro l’anno in corso, mettendo quindi nella disponibilità dei sindaci tutte le trimestralità che spettano alle amministrazioni. Ciò si traduce in garanzie per i servizi ai cittadini che, a loro volta, potranno meglio sopportare il caro vita grazie all’aiuto della Regione sui mutui”. Adesso la parola spetta all’Ars, che dovrà dare il via libera finale. Ma ancora il collegato ter non è nemmeno stato calendarizzato. Al momento a Sala d’Ercole è invece in corso il decreto legge che prevede di recepire il nuovo codice degli appalti varato dal governo nazionale. Dopo due sedute a vuoto, anche oggi è stata fumata grigia. La discussione si è ingolfata su un emendamento proposto dal Pd che prevedeva di introdurre regole più stringenti di quelle nazionali, considerando che la Sicilia è a maggior rischio di infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione. Alla fine l’emendamento aggiuntivo è stato bocciato dalla maggioranza.