Arrestati 4 rapinatori a Trapani

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    Rapina aggravata, incendio di autovettura, porto illegale in luogo pubblico di armi da sparo, lesioni personali, violazione di domicilio, tentato avvelenamento di acque e uccisione di animale. Con queste accuse, i Carabinieri della Stazione di Trapani Borgo Annunziata hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro trapanesi pregiudicati: Giuseppe Cusenza, 30 anni; Salvatore Mannone, 29 anni; Davide Mannone, 29 anni; Vito La Torre, 38.

     

    L’indagine è scattata la sera del 4 aprile scorso, quando tre individui armati di pistola, di cui due travisati da passamontagna e uno con una maschera, fecero irruzione in un’abitazione di via Mascagni a Trapani. I tre, dopo aver minacciato e aggredito l’uomo cinquantenne presente in casa, frugarono dappertutto e sull’uomo alla ricerca di contanti. Al momento dei fatti erano presenti anche una donna e una bambina di 10 anni.

    I militari localizzarono il deposito dove i malviventi tenevano tutto l’armamentario per commettere questa rapina ed altri delitti, all’interno complesso edilizio dove risiedono due degli arrestati, i due Mannone, e dove furono rinvenuti una delle pistole utilizzate nella rapina – risultata poi una pistola giocattolo – e il passamontagna, la maschera e i guanti e utilizzati per il travisamento.

    Grazie a questi elementi e alla descrizione di uno dei malviventi fornita dalla vittima, i militari il 18 aprile arrestarono Giuseppe Cusenza, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere.

     

    Le successive indagini, hanno portato, poi, all’identificazione dei complici di Cusenza per la rapina del 4 aprile, e di ricostruire la dinamica di tutta una serie di delitti commessi nella città di Trapani dall’inizio dell’anno, commesse dai quattro indagati in concorso tra loro.

    Ed in particolare: un’altra rapina commessa il 1 febbraio ai danni della stessa vittima del 4 aprile, e che quest’ultimo non aveva denunciato, nel corso della quale i malviventi, dopo aver puntato un fucile nei confronti delle tre persone in casa, esplosero un colpo di fucile ad aria compressa, cagionando lesioni personali con 20 giorni di prognosi ed allontanandosi con un bottino di 500 Euro; la rapina alla farmacia di viale Emilia Romagna del 2 marzo, dove i quattro, dopo aver staccato il contatore dell’energia elettrica, si sono introdotti con il volto travisato aggredendo violentemente il titolare, procurando, anche in questo caso lesioni personali, per poi allontanarsi con un bottino di soli 30 Euro;

    E ancora: l’incendio di un’auto nella notte del 10 marzo, maturato nell’ambito di una serie di altri incendi di veicoli – sui quali sono in corso ulteriori accertamenti – commesso da Cusenza ai danni del proprietario del mezzo, “colpevole” di parlare troppo in giro delle attività illecite dello stesso Cusenza.

     

    Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno fatto emergere l’estrema pericolosità sociale dei quattro arrestati, di evidente indole violenta, come dimostrato dalle diverse rapine ai danni dello stessa vittima che vive di stenti, rapinata quasi sempre nel periodo del ritiro di una modesta pensione di invalidità (sono in corso accertamenti su altre presunte rapine ai danni della stessa vittima), o come l’episodio di un cane gettato, con le zampe legate e un grosso tufo attaccato al collo, nella cisterna dell’acqua potabile di un condominio.

    Episodio, quest’ultimo, legato a conflittualità e reciproche vendette tra gli indagati e il padrone del cane, e che configura a loro carico il grave reato di tentato avvelenamento di acque destinate all’alimentazione, poiché il versamento in acqua potabile di un animale morto poteva favorire lo sviluppo di un processo altamente tossico.

     

    Il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, Antonio Sgarrella coordinatore delle indagini, ha richiesto l’Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei quattro individui, che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Trapani, ha emesso, concordando con le risultanze investigative raccolte dagli inquirenti.

     

    I quattro arrestati sono stati raggiunti dal provvedimento restrittivo – Vito La Torre presso la propria abitazione – mentre gli altri tre presso la Casa Circondariale di Trapani “San Giuliano”, dove erano già detenuti per altra causa.