Appartamento confiscato, rischio crolli. Sucameli: “Comune immobile”

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La confisca di quell’appartamento, ad Alcamo Marina, in zona Catena, all’autotrasportatore Mario Lipari, andò alla ribalta delle cronache. L’uomo, finito in un’inchiesta aperta sulla ditta per la quale lavorava, era stato poi prosciolto 18 anni fa ma quell’appartamento, in una palazzina sulla spiaggia di Alcamo Marina, acquistato dalla moglie con i risparmi di una vita,  venne ugualmente e definitivamente confiscato ed ora trasferito al patrimonio del comune di Alcamo. L’amministrazione Surdi, però, non ha i fondi o il tempo di intervenire per eliminare il pericoloso rischio di caduta calcinacci. Chi abita al primo piano e al pianterrenno dell’immobile protesta da tempo senza però ottenere alcun risultato.

Il 6 agosto scorso il consigliere comunale Giacomo Sucameli presentò un’apposita interrogazione ma non sortì alcun effetto. L’immobile confiscato e quindi di proprietà comunale – ha scritto adesso l’esponente dell’opposizione in una seconda interrogazione depositata ieri – verte da molto tempo in un grave stato di degrado in quanto il prospetto, causa la vicinanza del mare e lo stato di abbandono, è a forte rischio di crollo. Sucameli ha anche sottolineato che numerose sono state le segnalazioni da parte dei condomini e molte le lamentale da parte di cittadini con cui è stata sollecitata la messa in sicurezza del fabbricato.

Oltre ai pericoli per il rischio di caudta calcinacci, evento già verificatosi – aggiunge il consigliere comunale alcamese – si registra uno stato di totale degrado e sporcizia dell’area interessata a causa della presenza di animali di ogni genere e di rifiuti. Alla luce di tutto ciò Giacomo Sucameli chiede al sindaco Surdi quali quali siano gli interventi ed i provvedimenti concreti che ha posto in essere o intende porre in essere  per provvedere alla integrale messa in sicurezza dell’edificio ed all’eliminazione della grave situazione di pericolo determinatasi.