Antimafia, Sicindustria riflette su costituzioni di parte civile

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A proposito di polemiche legate alla costituzione o meno di parte civile nei processi di mafia, all’interno di Sicindustria Sicilia è in corso un’analisi sulla decisione di fare una selezione sulle tante costituzioni. In una recente intervista rilasciata a “La Repubblica” il castellammarese Gregory Bongiorno, imprenditore nel settore rifiuti, vicepresidente di Sicindustria e presidente della delegazione di Trapani ha dichiarato: “Stiamo riducendo la costituzione di parte civile nei processi per mafia, una consuetudine di facciata”. La vicenda delle parti civile nei processi per mafia è oggetto di esame anche perché molti giudici hanno iniziato a rigettare le richieste. Succede spesso che associazioni con sede per esempio nella propria città, vanno poi a costituirsi in altre province. A questo punto, fermo restando il diritto delle associazioni che operano nella stessa città dove è avvenuto un blitz antimafia a costituirsi, quelle che vengono da altri luoghi quale interesse hanno?

“L’idea è nata da una discussione interna – dice Gregory Bongiorno – come riportato da La Repubblica -. Non possiamo predicare bene e razzolare male: siamo i primi a denunciare le parti civili a tappeto e non possiamo fare lo stesso. Con il clima che c’è si ti costituisci e perché si costituiscono tutti, se non lo fai vieni accusato. Forse bisogna tornare al buon senso e fare un discernimento tra i vari procedimenti”. Lo stesso Gregory Bongiorno sottolinea anche che sono pochi gli imprenditori che denunciano e quando lo fanno succede che poi ritrattano durante i processi. Questo comunque è un altro aspetto. Ricordiamo che Bongiorno nel 2013 fece arrestare i suoi estorsori e da allora vive sotto scorta.