Andamento covid, Alcamo ‘caso a parte’. Contagi sempre in salita, in media 39 al giorno

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Tranne quel giorno in cui venne fuori un enorme decremento dei dati complessivi (l’ASP era riuscita finalmente a sistemare i conteggi) e Alcamo da circa 1.200 positivi precipitò a circa 300, in città da tantissimi mesi il totale dei contagiati registra costantemente il segno più, quello che indica addizione e quindi crescita. Vero è che i numeri, oramai, fanno meno paura e il terrore è scemato alla luce degli effetti benefici del vaccino (quasi zero i casi di malattia severa per chi ha fatto anche la terza dose) ma è altrettanto che il territorio alcamese continua a presentarsi come una sorta di ‘repubblica a parte’.

Da quando esiste la pandemia da covid nella cittadina alcamese, l’andamento delle cifre e anche del tempo necessario ai contagiati per negativizzarsi sono stati certamente differenti, spesso anche considerevolmente, rispetto al resto del territorio provinciale trapanese. Quasi sempre Alcamo è stato tra i comuni più colpiti dal virus e inoltre il totale dei casi è quasi sempre apparso in salita. nell’ultima settimana, per esempio, gli attualmente positivi sono passati da 344 a 615 (+271). In pratica da lunedì scorso 7 febbraio e fino ad oggi si è registrato un incremento costante di 39 positivi in più al giorno. Altrove, invece, il saliscendi è stato più presente e, nelle ultime due settimane, quasi sempre e dovunque ha prevalso il segno negativo.

Cosa significa questo? Dovrebbero studiarlo gli epidemiologi così come un altro aspetto palesatosi, nel 2020, nel periodo più pesante della pandemia. Rispetto ad altri centri, come ad esempio Salemi, la negativizzazione dei contagiati avveniva, ad Alcamo, con più lentezza. Punte di quasi 60 giorni e tantissimi altri casi fra 40 e 50. Nessun mistero, per carità, ma semplicemente una curiosità che l’attento cronista deve anche saper rilevare. Fra l’altro il personale dell’ASP che effettua rilievi, tracciamenti e statistiche è lo stesso sia ad Alcamo che a salemi oppure a Trapani e Mazara del Vallo. Se i numeri vengono aggiornati altrove, lo saranno certamente anche in territorio alcamese.

E’ questo uno dei punti interrogativi di una pandemia che, forse proprio nei numeri e nalla comunicazione, ha avuto il suo più grande ‘tallone d’Achille’. Come ad esempio qualche giorno fa quando l’agenzia ANSA, dai giornalisti ritenuta giustamente fonte attendibile e principale, parlò della provincia di Trapani come la più colpita in Sicilia dai nuovi casi (circa 2.000 in più) mentre il bollettino dell’ASP trapanese, per le stesse 24 ore, segnalò una forte discesa del numero totale dei positivi. Vero è che nell’uno e nell’altro caso bisognava bilanciare con nuovi guariti e qualche altro decesso, ma i tali delle due fonti erano diametralmente opposti.