Alluvione, danni per 50 milioni. Visita di Schifani e messa del Vescovo a Salinagrande

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Ammontano a circa 50 milioni di euro i danni causati dall’alluvione che lo scorso giovedì ha colpito diverse zone della provincia di Trapani. Quelli alle infrastrutture superano i 10 milioni fra strade dissestate, fognature esplose, pompe di sollevamento delle acque in corto circuito, impianti di illuminazione pubblica. L’alluvione che ha colpito, in particolare, la frazione di Salinagrande insieme ai comuni di Misiliscemi e Salemi, inondati dallo straripamento del fiume Verderame, ha lasciato tanta amarezza e dolore. Molti sono ancora i disagi cui stanno facendo fronte i cittadini, a cominciare dal servizio pubblico degli autobus che, a distanza di due giorni dall’accaduto, non è ancora stato ripristinato in alcune zone colpite dall’alluvione. La linea 31, ad esempio, quella che conduce a Rilievo, non è ancora stata riattivata, nonostante l’attuale percorribilità delle strade: circostanza questa che costringe, da due giorni, gli studenti a doversi barcamenare per raggiungere le scuole a Trapani.

Sull’alluvione e sui danni  è intervenuta anche la Cgil di Trapani: “Sono necessari interventi che tamponino l’emergenza di un territorio – si legge nella nota diramata dal sindacato – che è in dissesto dal punto di vista idrogeologico insieme ad una  programmazione per lo sviluppo di infrastrutture compatibili con le nuove condizioni climatiche.  La politica – proseguono i sindacalisti cigiellini- deve mettere in agenda l’emergenza alluvioni e i problemi a esso connessi, sia per il territorio che per i cittadini e l’economia”. Intanto questa mattina, all’indomani del suo insediamento, il Presidente della Regione, Renato Schifani, è giunto a Trapani e a Misiliscemi   per verificare di persona i danni causati dal maltempo. Ha sentito amministratori comunali e cittadini che hanno avanzato le loro esigenze.  Domani, invece, il vescovo Pietro Maria Fragnelli celebrerà la messa domenicale presso la Parrocchia di San Giuseppe di Salinagrande in segno di vicinanza alle famiglie più colpite dall’esondazione del Verderame. Con l’occasione la stessa comunità parrocchiale ha avviato anche una raccolta straordinaria di fondi destinata all’acquisto di beni di prima necessità.