Allarme siccità. Acqua negli invasi sotto volume di guardia

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Terreni sempre più aridi. Pozzi per irrigare o prendere acqua quasi a secco. Agricoltura in ginocchio e gravissimi danni economici per il settore portante dell’economia siciliana, che da qualche anno ha iniziato a pagare i danni provocati dall’uomo oggi sfociati nei cambiamenti climatici. Invasi siciliani con sempre meno acqua. Negli ultimi cinque mesi non è quasi piovuto. Ricordiamo che nell’ottobre di quattro anni fa anche la chiesa scese in campo con riti religiosi promossi da don Aldo Giordano, arciprete della chiesa Madre.  Con  la processione penitenziale partita da piazza IV Novembre e dopo avere attraversato il corso stretto si fermò in piazza Bagolino. Il rito religioso per invocare la pioggia. L’inverno che stiamo vivendo è uno dei più caldi di sempre. «I volumi d’acqua negli invasi siciliani sono sotto il livello di guardia e la Sicilia flagellata dalla siccità. Gennaio è il quinto mese consecutivo che fa registrare precipitazioni inferiori alla norma del periodo, con un deficit di circa 200 millilitri di acqua. Nel mese in corso, nonostante qualche pioggia, si registra una marcata differenza territoriale tra le aree costiere e le aree interne del Palermitano, del Nisseno, dell’Ennese e della piana di Catania». Lo dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino. «La fotografia complessiva è preoccupante, si passa da zone colpite da fenomeni di siccità estrema ad aree interessate da fenomeni di siccità severa. Una situazione che sta danneggiando i nostri agricoltori e allevatori, già gravati dalle conseguenze dei fenomeni atmosferici anomali che hanno colpito l’isola per tutto il 2023 – aggiunge Sammartino. L’allevamento degli animali è il settore più colpito per l’assenza di foraggio verde. A stretto giro chiederò al presidente della Regione, Renato Schifani, di dichiarare lo stato di calamità naturale per l’emergenza siccità. Un segnale concreto per il comparto agricolo e per i nostri agricoltori in difficoltà». Intanto si allarga in tante nazioni europee la protesta degli agricoltori che chiedono aiuti che tardano ad arrivare