Allarme per l’acqua di 15 Comuni del trapanese, scattano divieti. Tutto OK a Castellammare

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Green rod-shaped Salmonella bacteria. Vector illustration

Un probabile gusto a uno dei potabilizzatori in funzione negli impianti gestiti da Siciliacque ha fatto accattare l’allarme salmorigano in 15 comuni della provincia di Trapani. I sindaci di Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Custonaci, Erice, Gibellina, Paceco, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, Trapani, Valderice, e Vita hanno emanato quindi le necessarie ordinanze per vietare l’uso dell’acqua dei serbatoi comunali per usi umani. Era stata l’ASP, ieri, nel tardo pomeriggio, a diramare una nota “urgentissima” per avvisare i primi cittadini dei 15 comuni a rischio dopo aver ricevuto le analisi effettuate da Siciliacque. Nessun problema a Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Marsala, Petrosino, Mazara del Vallo e le isole Egadi.

Questa mattina il dipartimento prevenzione dell’ASP ha avviato i campionamenti in tutti i comuni serviti da Siciliaque. I risultati delle analisi arriveranno entro 48 ore. “Il batterio presente in rete costituisce fattore di rischio significativo per l’acqua in distribuzione” ha scritto nella nota ai sindaci il direttore del dipartimento prevenzione dell’ASP, il castellammarese Francesco Di Gregorio. Le ordinanze dei sindaci, anche quello di Alcamo, hanno dichiarato non potabile l’acqua in distribuzione nella rete idrica e disposto un incremento del disinfettante, il cloro, nei serbatoti comunali. Intanto ad Alcamo, fin da ieri sera, si è registrato l’assalto ai supermercati ed ai distributori automatici di acqua minerale. Di amuchina, il disinfettante consigliato per introdurlo nelle cisterne, da tempo non se ne trova in molte farmacie.  Ma quali sono le precauzioni per evitare la salmonellosi? Bollitura prolungata dell’acqua, utilizzo di amuchina nelle cisterne secondo le dosi indicate  nella confezione, disinfettare le mani prima durante e dopo la preparazione di alimenti, non fare la doccia con l’acqua comunale.

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