Allarme lavoro. Cresce il Sicilia l’esercito dei disoccupati

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I dati sono sempre più allarmanti. La Sicilia resta il fanalino di coda per numero di disoccupati, che secondo gli ultimi dati Istat, sono in aumento. Il primo trimestre del 2019 ha visto nell’Isola il numero più basso di occupati da quando sono state avviate le ricerche dell’Istat, nel 1996: i siciliani con più di 15 anni e un lavoro sono un milione 312mila, 38mila in meno rispetto al dato consolidato dell’ultimo trimestre 2018 e 51mila in meno rispetto alla media dell’anno scorso. Un anno già negativo: “Complessivamente — si legge nel Def appena approvato dalla giunta regionale — nel 2018 in Sicilia il numero di occupati si è assestato in media annua su un milione 363mila unità, riportando una flessione dello 0,3 per cento sull’anno precedente”. Il tasso di occupazione generale, supera al 31,7 per cento. Un dato su cui pesa la fortissima disoccupazione giovanile: i disoccupati con più di 15 anni sono infatti il 22,3 per cento, la percentuale cresce man mano che l’età diminuisce. Si passa così dal 10,1 per cento dei nati fra il 1955 e il 1964 al 15 di chi invece è venuto al mondo fra il 1965 e il 1974, fino al 19,4 per cento dei nati fra il 1975 e il 1984 e alle percentuali elevatissime degli under 35 (33,4 per cento) e degli under 25 (addirittura il 53,6 per cento). C’è dunque una generazione tagliata fuori dal mercato del lavoro. Negli ultimi anni la gran parte dei posti di lavoro persi è venuta meno in Sicilia nell’industria in senso stretto e nelle costruzioni. Questi sono i settori che tradizionalmente assorbono le fasce di lavoratori più anziani. Per questo lavoretti come le consegne a domicilio, assorbono molte persone espulse dal mercato dell’occupazione tradizionale. L’altro fenomeno allarmante è la disoccupazione femminile. “Gli indici relativi alla disoccupazione giovanile, con il tasso relativo alla classe d’età 15-29 anni — ammette la Regione — sono tornati a crescere in Sicilia nel 2018 (45,2 per cento) rispetto all’anno precedente (44,8 per cento), manifestando un valore massimo nella componente femminile (48,2 per cento)”. Alto anche il tasso di disoccupazione per i laureati: il 12 per cento degli under 35 ha un titolo, una laurea ma non il posto di lavoro. Il lavoro che non c’è e cresce quello in nero e lo sfruttamento per la mancanza di serie politiche da parte del governo, mentre viene sempre meno il ruolo dei sindacati. Emigrazione e cercare lavoro al Nord e all’estero e sono migliaia i siciliani che lo fanno.