Allarme cinghiali nella contrada Pigne di don Fabrizio a circa tre chilometri dalla città di Alcamo. Nella contrada abitano tutto l’anno numerose famiglie ma durante l’estate si riempie di villeggianti che riaprono le case di villeggiatura, cosa che sta avvenendo in questi giorni. Da una settimana un grosso cinghiale gira nella zona probabilmente a caccia di cibo e si ferma sotto un albero di gelso che si trova a pochi metri da una casa abitata. È scattato un piano di emergenza messo a punto dagli stessi abitanti nel fare attenzione a chiudere sempre i cancelli e prima di scendere dalle auto verificare che nella zona non ci sia alcun movimento. Bambini rigorosamente costretti a stare a casa. Si tratta di un cinghiale di grossa taglia probabilmente proveniente dal bosco di Agimbè, un’area verde di 230 ettari, nel territorio di Calatafimi-Segesta.
È la prima volta che si registrano avvistamenti in prossimità della città di Alcamo e in una contrada densamente popolata. A Castellammare due anni fa, nel periodo estivo, vennero avvistati durante la notte alcuni cinghiali che passeggiavano nel corso principale. E nello stesso periodo a Scopello cinque cuccioli di cinghiali che si dirigevano a mare passando tra i turisti che prendevano il sole. Per fortuna non si è registrata fino ad ora alcuna aggressione mentre è sempre aperto il dibattito su come intervenire per evitare spiacevoli incidenti. La stessa Cia provinciale in più occasioni ha chiesto provvedimenti poiché i cinghiali provocano grossi danni all’agricoltura. Intanto in contrada Pigne di don Fabrizio c’è preoccupazione tra gli abitanti che tra i provvedimenti adottati c’è quello di non esporre davanti alla porta sacchetti con rifiuti. Del problema hanno avvisato la protezione civile del Comune di Alcamo ma competente all’intervento sarebbe l’assessorato regionale all’Ambiente. E intanto cresce la paura