Alcmao: ampliamento metanizzazione, torna in auge il progetto

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Si torna a parlare di ampliamento della rete di metanizzazione ad Alcamo. Pare che possa finalmente ripartire il progetto di realizzazione della rete nei punti più periferici della città, dove si è verificata un’enorme espansione urbanistica in città. Ad essere rispolverato un vecchio progetto predisposto dall’azienda Gas spa, società che gestisce la rete del metanodotto ad Alcamo. La Regione sarebbe finalmente pronta a stanziare i fondi per la realizzazione dell’ampliamento della metanizzazione previsto, come da originario progetto, nelle zone a nord e sud del centro abitato che già erano contemplate nell’ambito dei fondi comunitari di sostegno 2007-2013. Un progetto che a dire il vero era stato annunciato come imminente partenza già nel 2011 salvo poi, per ragioni oscure, inabissarsi sino ai nostri giorni. La questione sarà portata desso alla ribalta del consiglio comunale attraverso una mozione che è stata presentata questi giorni dai consiglieri Alessandro Calvaruso e Marianna Vario. I due esponenti del civico consesso confermano proprio questo improvviso stop dell’iter progettuale: “La ditta Gas spa – scrivono – fu ammessa al finanziamento, determinando quindi delle aspettative verso tutti quei cittadini che, negli ultimi anni, avevano raccolto tantissime firme per evidenziare e sollecitare tale problema. Ad oggi però, gli stessi cittadini, non hanno ricevuto più nessuna notizia, se non qualche voce ufficiosa che ha riacceso la speranza”. Viene sollecitata all’amministrazione comunale l’indizione nel più breve tempo possibile di una conferenza di servizio con la Gas spa per verificare lo stato della progettazione e la possibilità di poter eseguire i lavori di metanizzazione così come previsto nei progetti presentati ed approvati dal Comune di Alcamo. I consiglieri Calvaruso e Vario ritengono che questo progetto sia oramai non più rinviabile nella sua attuazione. In particolare per i risparmi che l’allaccio alla rete del gas può produrre per ogni singola utenza. Il Gpl, distribuito in bombole da 10 o 25 chili, secondo gli addetti ai lavori oggi è la soluzione meno conveniente a causa dei recenti rincari della materia prima. I due esponenti del civico consesso ne fanno proprio una questione economica: “Negli ultimi anni, i prezzi delle materie di prima necessità, sono aumentati a dismisura – precisano nella mozione – aggravando ancora di più il bilancio delle famiglie, spesso costrette anche ad indebitarsi per sopravvivere. Una di queste materie prime è il gas metano, diventato ormai elemento indispensabile per lo svolgimento delle attività giornaliere”. Risparmi che non avrebbero solo i singoli cittadini ma anche e soprattutto le piccole e medie imprese: “Le zone periferiche di Alcamo non sono interamente servite dalle reti – sottolineano ancora Vario e Calvaruso – tantoché sia i numerosi residenti che i titolari di attività produttive insediati, negli anni, sono stati costretti a installare serbatoi di gas, con costi di gran lunga superiore a quelli del gas delle reti cittadine”.

 

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