ALCAMO – In arrivo ancora altri cambiamenti per la zona a traffico limitato nel centro storico alcamese. Pare che domani, nel corso del convegno organizzato sulla tre giorni inerente il progetto #coltiviAmoAlcamo, l’amministrazione comunale voglia annunciare l’attivazione 24 ore su 24 dell’interdizione del traffico veicolare nel corso 6 Aprile, meglio conosciuto come “corso stretto” dall’intersezione di via Cernaia sino all’intersezione con piazza Ciullo. Si tratta sostanzialmente di un punto di rottura oramai definitivo, se così fosse, con gli esercenti della zona: tutti, o quasi, hanno sempre continuato a sostenere che la chiusura di questo tratto di strada poterebbe alla “morte” il già derelitto commercio locale, per le difficoltà di posteggio e di viabilità. Sotto questo aspetto il sindaco ha voluto farsi affiancare da un mobility manager, Giuseppe Amodeo, una sorta di esperto a titolo gratuito in materia di traffico urbano. Riguardo però alla Ztl sono arrivate una serie di decisioni di apertura totale, chiusura altrettanto totale, oppure solo parziale: provvedimenti che si sono rincorsi l’uno all’opposto dell’altro, mettendo in evidenza come il tema sia abbastanza scottante in città. La risposta degli esercenti a questa ipotesi è stata subito veemente: si sono costituiti in un comitato e in segno di protesta hanno affisso davanti alla loro attività un cartello, listato a lutto, in cui si sostiene che si è contro l’attivazione della Ztl dalle 18 alle 21. Gli esercenti sostengono che questa presa di posizione arriva anche da chi non è un commerciante, quindi da chi più in generale vive il centro storico. Già l’amministrazione, a proposito di viabilità, ha attuato una sorta di piccola rivoluzione del traffico poco più di un anno fa. A parte una serie di scelte sono a titolo sperimentale, già rientrate, si è stabilita la realizzazione dell’inversione del senso di marcia delle due carreggiate di piazza Bagolino e, conseguentemente, l’inversione dell’entrata e uscita per il parcheggio sotterraneo. Quest’ultimo provvedimento prende le mosse dal fatto che il Comune è convinto di potere sfruttare maggiormente il parcheggio interrato, snellendo conseguentemente il traffico veicolare in piazza Bagolino e piazza della Repubblica. Vige anche il divieto di sosta nella corsia ovest, lato est tratto compreso da Via Federico II e la struttura ascensore del parcheggio a raso, nella corsia ovest lato est tra la Via Madonna dell’Alto e la rampa di collegamento tra la corsia ovest e il parcheggio a raso. L’idea dell’amministrazione, in collaborazione con l’ufficio del mobility manager, è quella di garantire la vivibilità del centro storico e diminuire l’impatto dell’inquinamento atmosferico