Alcamo -Urbanistica, approvate concessioni edilizie

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Una serie di concessioni edilizie che riguardano interventi nella città di Alcamo e anche in sanatoria, sono state firmate da Vito Bonanno, segretario generale del Comune di Alcamo, al quale di recente è stato conferito, ad interim, l’incarico di dirigente del settore Urbanistica. Da quasi un mese, infatti, era scaduto l’incarico conferito ad un impiegato per potere firmare concessioni edilizie. Quello del settore edilizio è un veicolo importante per l’economia alcamese non solo per dare la possibilità ai cittadini di potere realizzare una nuova abitazione oppure ristrutturarla ma anche per tutto ciò che gira, indotto compreso, attorno a questo comparto. Restano comunque ancora bloccate una trentina di concessioni per nuove abitazioni nella cosiddetta fascia pedemontana, il cui studio è stato completato dalla Terza commissione e ora si attende l’approvazione. Pedemontana uno dei cavalli di battaglia dell’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella. Così come restano bloccata una sessantina di concessioni edilizie, a causa del Piano paesaggistico, le cui previsioni sono molto restrittive per il Comune di Alcamo. Anzi il rischio più concreto è che non si potrà più dare seguito a quelle richieste di concessioni edilizie, una sessantina come dicevamo, ancora in itinere e pertanto non ancora rilasciate. E’ questa una delle conseguenze dell’approvazione da parte della Regione del piano paesaggistico, dicembre 2016. Il Comune di Alcamo ha pubblicato il Piano paesaggistico all’albo pretorio, sito internet, come prevede la legge, lo scorso sette marzo. Ma considerato che non tutti sono in grado di collegarsi ad internet o sanno accedere la sito del Comune, forse sarebbe stato opportuno per dare maggiore diffusione, utilizzare manifesti con i quali tappezzare le vie di Alcamo, considerata l’importanza della materia. La pubblicazione ha fatto scattare le norme di salvaguardia e pertanto “non sono più consentiti sugli immobili e nelle aree determinate, articolo 134 del decreto legislativo, interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela previste nel Piano paesaggistico”. Quindi si bloccano le eventuali richieste in itinere di concessioni edilizie. Dal giorno della pubblicazione nel sito del Comune “e  per i successivi 30 giorni lavorativi dal termine della pubblicazione, i Comuni, le associazioni portatrici di interessi diffusi e tutti i soggetti interessati, possono presentare osservazioni e documenti alla Sovrintendenza per i Beni culturali di Trapani e al Dipartimento regionale dei beni culturali con sede a Palermo”. Vincoli di tutela paesaggistica sono scattati in ampie fasce del territorio che va dall’autostrada fino ad Alcamo Marina in pratica nella zona nord.  Tre sono le tipologie di tutela crescente che vanno da uno a tre. Il vincolo di tutela crescente n.3 prevede l’inedificabilità assoluta. Inoltre il nuovo Piano regolatore di Alcamo, non potrà prevedere destinazioni diverse nella zona E, agricola, di quella del Piano paesaggistico. Si dovranno comunque attendere anche i risultati delle opposizioni per capire, anche in maniera chiara, se le vecchie previsioni del Prg per esempio nella zona di espansione, su quei terreni che vanno verso Alcamo Marina, si potrà ancora costruire. Intanto si attendono le decisioni del dirigente ad interim Vito Bonanno per riorganizzare gli uffici e quindi per gli incarichi ai dipendenti in modo da snellire il lavoro. Tornando al Piano paesaggistico già arrivano i boatos della proteste dei Comuni come Campobello di Mazara, Petrosino e Castelvetrano.