Alcamo, un solo senso di marcia sulla “ciclabile”. In arrivo apposita ordinanza

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Le opere sono state ultimate da circa quindici giorni ma fin dall’inizio dei avori la realizzazione della pista ciclabile lungo alcune arterie stradali trafficatissime, ha fatto scatenare il dibattito politico e anche quello sui social.  Tutto e il contrario di tutto è stato detto, contestato, specificato e sollevato a mo’ di dubbi. Uno degli ultimi interrogativi riguarda l’operatività del tracciato. Insomma i ciclisti possono già utilizzare la pista? La risposta è certamente no anche se soltanto in alcuni tratti, appena 4, sono state installate delle transenne nei pressi dei punti di maggiore criticità. Terminati i lavori e realizzata la segnaletica orizzontale, nessuno ha pensato di trovare il modo per non consentire l’uso del nuovo percorso riservato alle biciclette. Il Comune di Alcamo potrebbe quindi anche essere responsabile, con tanto di risarcimento danni, dei due piccoli incidenti verificatisi in questi giorni.

Per rendere la pista ciclabile operativa e transitabile per intero e a tutti gli effetti necessita una regolamentazione che sarà contenuta in un’apposita ordinanza che il comandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio, dovrebbe sottoscrivere lunedì prossimo. Il provvedimento, però, consentirà soltanto un senso di marcia. Il codice della strada prevede infatti che senza l’installazione di un cordolo non si può consentire il doppio senso alle biciclette. Insomma la pista funzionerà a metà e recupererà invece anche l’altro senso di marcia non appena l’amministrazione Surdi farà applicare il cordolo, lavori per i quali è stato già nominato un RUP, responsabile unico del procedimento. Dovrà inoltre essere installata anche la segnaletica verticale anche se quella orizzontale è abbastanza moderna ma non completamente esaustiva.

Sulla vicenda il gruppo consiliare di ABC è intervenuto con una seconda interrogazione. I consiglieri di minoranza hanno chiesto notizie sulla possibilità che la pista venga già utilizzata e sulla gradazione delle curvature rispetto a quanto previsto da un regolamento emanato, tramite decreto ministeriale, nel novembre del 1999. Secondo Camada, Pitò e Ruisi tali norme non verrebbero rispettate nelle curve presenti nella pista ciclabile alcamese.