Alcamo, un mese in sicurezza: il bilancio del commissariato

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Un mese particolarmente intenso, quello appena trascorso, per gli uomini del commissariato di Alcamo, sotto il profilo della prevenzione dei fattori di rischio per la sicurezza pubblica nel territorio. Ad aprile gli agenti hanno arrestato un pregiudicato tunisino in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare a cui era sottoposto. Effettuata la perquisizione, il cittadino straniero era stato trovato in possesso di un modico quantitativo di hashish e di alcuni bilancini di precisione. Per l’uomo, che già si trovava ai domiciliari, si sono aperte le porte del carcere di San Giuliano. Nel mirino del commissariato, che ha controllato oltre 700 persone e circa 350 autoveicoli, anche il contrasto all’abusivismo commerciale e alla circolazione con ciclomotori senza casco protettivo. Nella rete dei controlli è caduta una donna che esercitava abusivamente l’attività di parrucchiera, incastrata al termine di un’indagine eseguita attraverso osservazioni e di travestimenti. Spacciatisi per clienti, gli agenti si sono introdotti nell’immobile adibito a salone da parrucchiera, constatando che vi si svolgeva una fiorente attività. Per la donna è scattata una sanzione amministrativa che potrebbe arrivare sino a mille euro, oltre alla segnalazione all’Agenzia delle Entrate per mancato riscontro di partita IVA. Particolare attenzione è stata, inoltre, rivolta alla guida senza casco, per reprimere la quale è stato organizzato un servizio ad hoc, con la collaborazione del locale Corpo di Polizia Municipale. Quattro i minorenni sanzionati, mentre i relativi ciclomotori sono stati sottoposti a sequestro amministrativo ed affidati ad una depositeria autorizzata. È stato anche organizzato un apposito servizio finalizzato al contrasto all’immigrazione clandestina. I tredici sottoposti a controllo sono tutti risultati regolari, ma alcuni di essi saranno deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di inottemperanza all’ordine di esibizione del documento di identificazione e del permesso di soggiorno. Procede, infine, l’attività propositiva in ordine all’irrogazione di misure di prevenzione.