Alcamo, turni dell’acqua da 4 a 5 giorni

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Ci risiamo. L’acqua ad Alcamo vede i turni slittati da quattro a cinque giorni. Niente di gravissimo, specialmente ricordando periodi più tragici. Si allungano da quattro a cinque giorni i turni di erogazione idrica nel Comune di Alcamo. Sono in corso, infatti, interventi per riparare perdite riscontrate nella rete esterna dell’acquedotto in contrada Fico e, in attesa di completarli entro domani, da questa mattina è sospesa la pubblica fruizione del Bottino, serbatoio d’acqua municipale ai piedi del monte Bonifato. Il Comune annuncia intanto che sta definendo la procedura contrattuale con Siciliacque per consentire alla cittadinanza alcamese di attingere acqua anche da Inici.

Il motivo più o meno è uno tra i tanti che sono poi quelli di sempre, questa volta i guasti alle tubature. Una volta le frane, e non si capisce perchè non si è mai portato a termine un progetto geologicamente compatibile per risolvere la situazione, nella famosissima zona Cannizzaro, un’altra volta le tubature interne, altre volte le perdite per le strade, altre volte le minori portate come causa ed effetto naturale e quando arrivava l’acqua dal dissalatore che il dissalatore non funzionava, manutenzione o questioni varie. Per fortuna che nessuno ha più il coraggio di dire, come negli anni che furono, che l’acqua in Sicilia manca perchè non piove. Peraltro proprio in estate, quando appunto piove poco e niente, la popolazione di Alcamo si trasferiva ad Alcamo Marina e dunque con un fabbisogno per la città decisamente più basso ma tant’è che ogni volta si diceva che era perchè non pioveva.

 

Oggi piove ma piove molto e come sempre perchè gli inverni siciliani sono sempre molto piovosi tranne qualche stagione eccezionale. Gli invasi costruiti dopo molte lotte per le campagne vengono utilizzati per dare acqua corrente a Palermo, acqua corrente ogni giorno. Alcamo l’acqua corrente ogni giorno non ce l’ha mai avuta. Inutile ricordare poi le famose promesse dell’acqua della contrada Finocchio, che è risultata non potabile, l’acqua della Madonna del Ponte dei tempi di Cuffaro Commissario regionale per le acque, mai arrivata, i periodi già citati del dissalatore e le varie altre fonti, ora si parla di quella di Inici. E’ comunque certo che in crisi le autobotti non ci vanno.