Alcamo: tributi, confermato il taglio

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Indietro non si torna: il consiglio comunale di Alcamo, nella sua interezza, non rivedrà le aliquote dei tributi locali che sono state approvate nei giorni scorsi. La decisione è stata presa ieri nel corso di un vertice tra tutti i capigruppo in consiglio. Saranno riviste alcune previsioni stimate dai vari dirigenti dei Settori comunali e si utilizzerà l’avanzo di amministrazione che al momento ammonta all’incirca a 9 milioni di euro. “Questo confronto è servito – sostiene il presidente del consiglio Giuseppe Scibilia – per capire quali possono essere le conseguenze derivanti da questa manovra. Abbiamo però chiarito che il consiglio comunale non è subalterno alla dirigenza del Comune ed è sovrano, quindi deve essere messo nelle condizioni di decidere autonomamente con scrupolo e dare responsabilmente delle indicazioni per mantenere gli equilibri di bilancio”. Una cosa appare altrettanto chiara e cioè che pare acuirsi sempre di più lo scontro a distanza tra i vertici apicali che dirigono i vari Settori del Comune e gli esponenti istituzionali. Le parole di Scibilia appaiono un chiaro segno nei confronti proprio dei dirigenti le cui stime di spese e introiti non hanno per nulla convinto il consiglio comunale. Ecco perché i capigruppo hanno proprio voluto toccare questo aspetto: “Gli uffici, a nostro parere, hanno in alcuni casi sovrastimato ed in altri sottostimato – sostiene Scibilia -. Si devono andare a rivedere questi parametri”. Ma non basterà per ripianare l’ammanco da 1,3 milioni di euro previsto proprio dal consiglio quando ha deciso di ridurre l’aliquota per la prima casa inerente la Tari all’1,5 per mille e sulla seconda casa e sui capannoni dallo 0,5 allo 0,75 a seconda dello scaglione reddituale del proprietario. “I capigruppo hanno dato indicazione all’amministrazione – aggiunge il presidente del consiglio – di utilizzare l’avanzo di amministrazione. Ora ci aspettiamo dall’amministrazione comunale che applichi queste direttive e riformuli quindi il bilancio. Non ce la siamo sentita di tornare indietro, mettendo quindi le mani in tasca ai cittadini in questo particolare momento di difficoltà economica e di crisi quindi per le famiglie”. Torna tutto in mano quindi all’amministrazione comunale che dovrà rimettere mano ai conti. E dovrà fare in fretta dal momento che il bilancio dovrà essere approvato entro il 30 settembre, come stabilito dalla Regione a meno di ulteriori rinvii.

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