Alcamo-Tasse, bilancio e dirigenti, clima infuocato al Comune

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Un buco da 1,1 milioni di euro e forse l’imbarazzo degli uffici a presentare una manovra con questo passivo. A questa contrazione c’è però da aggiungere un altro milione di euro che ipoteticamente dovrebbe essere recuperato ancora e che sarebbe il mancato gettito derivante dall’abbassamento di Imu e Tasi, come promesso dal commissario straordinario del Comune Giovanni Arnone, da riportare alle aliquote del 2014. Al Comune di Alcamo sono sempre più distanti le posizioni dei burocrati dagli indirizzi della politica e la spaccatura comincia a diventare sempre più marcata. Gli esponenti del civico consesso continuano a battere i pugni sul tavolo e chiedono che venga immediatamente portata la delibera dell’abbassamento delle aliquote Imu e Tasi all’esame del consiglio, aumentate lo scorso anno dal commissario straordinario per ripianare un disavanzo di 1,4 milioni ma con la promessa di riportare nel 2016 le vecchie aliquote del 2014. A sostenere con forza questa posizione quest’oggi al consigliera Marianna Vario (nella foto). Le premesse però, considerato che anche quest’anno c’è un nuovo squilibrio da 1,1 milioni, non sembrano esserci. Intanto sono già trascorsi i 60 giorni dalla richiesta di convocazione del consiglio per l’esame delle aliquote Imu e Tasi, ulteriore condizione che ha fatto infuriare i consiglieri.
A finire sotto attacco anche la dirigenza del Comune e il personale a tempo indeterminato per i recenti atti varati per il fondo efficienza servizi e le indennità surplus da riconoscere oltre lo stipendio. Si tratta di una manovra complessiva da poco meno di un milione e 600 mila euro che la consigliera Vario ritiene eccessiva rispetto ai risultati raggiunti dagli uffici.
La strada per il risparmio al Comune di Alcamo sembra essere davvero lontana mentre il commissario straordinario continua a garantire che la delibera Imu e Tasi arriverà in consiglio contestualmente al bilancio.