Alcamo: Tarsu, controversia all’assessorato all’Economia

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Passa nelle mani dell’amministrazione comunale la controversia sulla Tarsu degli anni passati che si è innescata ad Alcamo. Ad avocare a sé tutti i fascicoli inerenti la serie di sentenze in cui l’ente municipale ha incassato sconfitte alla Commissione provinciale tributaria di Trapani l’assessore all’Economia Nino Manno. Una decisione che scaturisce essenzialmente da quanto enunciato dalla Cpt: “Vi sono state recenti e numerose soccombenze del comune di Alcamo – spiega Manno – presso la Commissione Tributaria Provinciale di Trapani in materia di Tarsu”. Si contano ben 5 sentenze tutte vinte da privati e imprenditori che hanno presentato ricorso. In base a proprio a questi esiti sfavorevoli l’assessore ha deciso che vuole vederci chiaro: “Ho richiesto all’Avvocatura comunale – precisa l’amministratore – la consegna di copia dei relativi fascicoli per opportuni approfondimenti”. E’ stata infatti l’Avvocatura comunale che ha portato avanti l’iter procedurale in seguito ai ricorsi di cittadini imprenditori che si sono opposti al pagamento della Tarsu degli anni passati, su input della giunta municipale. Il Cpt ha dato torto in tutti i casi al Comune sempre per le stesse motivazioni: anzitutto perché vi sarebbe stata da parte del municipio la mancata iscrizione in bilancio come autorizzazione di spesa dell’ammontare delle esenzioni per i locali comunali. In pratica la commissione ha sostenuto che nel calcolo delle tariffe si sarebbero dovuti inserire anche le bollette a carico del Comune che invece non si è autotassata, facendo venire meno quindi il presupposto di equità contributiva. In poche parole, per il Cpt e secondo quanto contestato dai ricorrenti, la tassa sui rifiuti è stata ripartita tra tutti i contribuenti in modo errato, cioè senza conteggiare anche la quota spettante al Comune che avrebbe fatto abbassare la media del tributo per ogni singola utenza. La giunta municipale guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre ha già fatto appello deliberando di resistere in giudizio. Tra le altre contestazioni anche quella della tassazione delle aree scoperte adibite ad attività commerciali, non dovuta secondo la commissione provinciale. Soltanto nell’ultima settimana la giunta ha perso ben 5 ricorsi, tre presentati da semplici cittadini ed altri due da aziende per la vendita di automobili e riguardano la tassa sui rifiuti dagli anni 2005 al 2008. L’amministrazione ha fatto presente che, a suo giudizio, l’enunciazione della commissione tributaria provinciale appare estremamente severa e ingiusta e proprio per questo ha presentato appello. Il problema di fondo è che esiste il rischio di possibili ricorsi simili a catena che provocherebbero, se accolti tutti dal Cpt, un grave danno erariale al Comune alcamese.

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