Alcamo: Tares, presto un’assemblea pubblica

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Presto un’assemblea pubblica ad Alcamo per confrontarsi sul problema dei rincari della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. L’iniziativa è del sindaco Sebastiano Bonventre annunciata ieri sera nel corso del consiglio comunale assediato dai cittadini esasperati a cui sono arrivate cartelle di pagamento esose. Proprio nella mattinata di ieri il primo cittadino si era recato in prefettura a Trapani per rappresentare il clima di fortissima tensione che si registra in paese, sfociato il venerdì sera con urla e imprecazioni nei confronti dei rappresentanti istituzionali sotto il palazzo di città. Bonventre ha fatto presente le scelte adottate dal Comune per il calcolo dell’imposta, fatta gravare per la maggior parte sulle famiglie anziché sulle imprese per evitare un tracollo del già traballante tessuto commerciale ed imprenditoriale. Nonostante tutto l’amministrazione garantisce che è stato fatto il possibile per salvaguardare la comunità.

Il sindaco ha poi detto no a quella che ha definito “becera strumentalizzazione politica” facendo riferimento ad alcuni consiglieri comunali che si sono uniti al comitato cittadino contro la Tares, additati da più consiglieri di avere fomentato la rabbia nei confronti dell’istituzione locale. Dito puntato anche contro il parlamento nazionale e regionale per via dei continui tagli ai trasferimenti tradotti ad Alcamo con un incasso minore di ben 3 milioni di euro e un vincolo legato al patto di stabilità che non permette di spendere un avanzo di amministrazione di 10 milioni di euro. Il presidente del consiglio Giuseppe Scibilia ha anche fatto, a nome dell’intero consesso, un “mea culpa” sostenendo che qualche errore è stato fatto ma promette da oggi massimo rigore nella spesa pubblica:

Il resto dei lavori sono trascorsi via tra interpellanze e mozioni. Due in particolare quelle di rilievo, entrambe bocciata. Una ha riguardato la proposta avanzata da Abc di rilanciare l’edilizia abbattendo i costi degli oneri concessioni e del suolo pubblico in caso di ristrutturazioni o demolizioni. L’altra invece ha riguardato il cambio di denominazione della centrale piazza Ciullo in Cielo d’Alcamo, proposta dal consigliere del Pd Antonio Fundarò. L’esponente del civico consesso si è ritrovato però completamente da solo in questa battaglia, scaricato persino dal suo partito che ha votato contrariamente