Alcamo, stabilizzazione precari. Slitta vertice in prefettura

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Dopo l’incontro svoltosi in Prefettura, a Trapani, il 14 magio scorso, CISL e UIL avevano sospeso la cosiddetta procedura di raffreddamento. Le parti, vale a dire il Comune di Alcamo e i sindacalisti rappresentanti dei lavoratori precari ancora da stabilizzare, erano state riconvocate per questa mattina. Il sindaco Domenico Surdi, però, ha chiesto un’altra settimana di tempo e questo potrebbe forse aprire nuovi spiragli per una valutazione diversa del fabbisogno di personale. Tutti quindi rinviato, sempre dinanzi al prefetto Tommaso Ricciardi, a mercoledì 26 giugno. Sono 104 i precari in servizio da decenni al comune di Alcamo il cui ennesimo rinnovo dei contratti scadrà il 31 dicembre 2020. Rischiano di perdere definitivamente il posto di lavoro perché il decreto Madia ha bloccato i rinnovi e avviato le procedure di stabilizzazione. Si tratta di dipendenti appartenenti alle categorie B e C e che svolgono anche mansioni per le quali manca altro personale qualificato. Fra questi, anche più di una decina di coppie, marito e moglie, entrambi precari, che finirebbero fuori dalle stabilizzazioni. Le loro famiglie, tutto ad un tratto, si ritroverebbero a “reddito zero”. Intanto sulle scelte dell’amministrazione comunale guidata dal pentastellato Domenico Surdi, certificate anche dal DUP, i sindacati hanno sollevato numerosi dubbi, tra questi la scelta del Comune di Alcamo di prevedere una trentina di assunzioni di unità lavorative, tramite mobilità esterna, quando invece le stabilizzazioni non sono state completate. “Le leggi sono leggi – hanno più volte detto UIL, Cisl e CGIL – e come tali vanno rispettate. Non si può procedere alla mobilità esterna se ci sono ancora precari da stabilizzare. Inoltre non sono necessari concorsi e selezioni per gente che da decenni svolge tali mansioni”. Dovunque si stanno effettuando le stabilizzazioni, anche all’ASP di Trapani, sic et simpliciter, senza alcun esame scritto e senza alcuna prova orale. La giunta Surdi insiste invece su queste strade nonostante i sindacati abbiano già attivato i rispettivi uffici legali per procedere a eventuali ricorsi.