Alcamo-Sorvegliato per omicidio, torna libero e diventa spacciatore: arrestato Francesco Domingo

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Da sorvegliato speciale si è preso il lusso di diventare uno spacciatore di droga. Nonostante i pesantissimi precedenti a suo carico, per omicidio e soppressione di cadavere, Francesco Domingo, alcamese di 33 anni, si era dedicato al mondo degli stupefacenti tanto che gli inquirenti lo considerano addirittura un riferimento per la zona di Alcamo. Per lui si sono quindi riaperte le porte del carcere: i carabinieri lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale. A  lui i militari dell’Arma sono arrivati anche a seguito delle numerose segnalazioni di semplici cittadini che hanno denunciato l’aggressività e la pericolosità del soggetto. Il 33enne, nonostante la stringente misura di prevenzione che ne limitava l’azione è comunque riuscito a ricoprire “un ruolo di primissimo piano nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti nel comune di Alcamo e nei territori limitrofi”. Droga che avrebbe rifornito principalmente a giovani e giovanissimi. Anche il modo abbastanza spregiudicato di muoversi ha tradito Domingo al punto tale da spingere i carabinieri a chiudere il cerchio su di lui. Da qui è nato il blitz che ha portato i militari dell’Arma a recuperare un chilo e 650 grammi di marijuana, mille euro in contanti e un bilancino di precisione: tutto rinvenuto all’interno di una cascina risultata nella disponibilità del pregiudicato. Su Domingo c’è da dire che mai era calata l’attenzione delle forze dell’ordine in quanto ritenuto un soggetto socialmente pericoloso. La sorveglianza speciale è dovuta alla triste vicenda dell’ottobre del 2001 quando fu trovato in aperta campagna il cadavere di Stefano Melia, 20 anni, ucciso a colpi di crick. Domingo, appena diciottenne all’epoca dei fatti, per questo episodio fu accusato di omicidio e soppressione di cadavere. Un omicidio oltretutto aggravato dai futili motivi: in pratica una lite finita tragicamente nel sangue. Per i carabinieri un arresto che oltretutto, proprio per la pericolosità del soggetto, garantirà sicurezza alla città. Intanto gli inquirenti preannunciano l’inizio di una nuova indagine partendo proprio dall’arresto di Domingo. L’idea è quella di tentare di capire da chi il 33enne si approvvigionava dello stupefacente da vendere poi al dettaglio. Nel mirino non solo la “grande distribuzione” ma anche coloro i quali hanno fatto gli intermediari.