La prima notizia in cui viene definita cappella si ha in un atto notarile del 15 novembre 1582. Lo storico De Blasi afferma che il 15 gennaio 1653 il barone Francesco Triolo ebbe dal Pappa Innocenzo x il permesso di trasformare la cappella in chiesa. La chiesa fu riedificata dopo il 1845. Nel 1954 le autorità comunali furono costrette a fare murare l’ingresso, per il grave stato di abbandono in cui si trovava. Nel 1960 la farmacista Marianna Raccuglia vedova Manno e i figli cedettero in uso al Comune la chiesetta di Sant’Anna, allora chiusa al culto. Negli anni ottanta i padri Salesiani utilizzarono la chiesa per usi liturgici per i fedeli della contrada.
Questa una breve ricostruzione storica della chiesa di Sant’Anna dove si svolge la solennità dedicata a colei che è considerata dalla tradizione cristiana la moglie di Gioacchino e la madre della Madonna. Si inizia il prossimo 17 luglio. Conclusione sabato 29 luglio. Lodi mattutine, recite del rosario, celebrazioni eucaristiche. concerti, racconti della tradizione popolare, spettacolo teatrale, serata di beneficenza caratterizzano la festa che ha in mercoledì 26 luglio uno dei momenti di maggiore partecipazione con la processione che esce alle 17,30. Giovedì 27 l’acchianata del simulacro di Sant’Anna. Il 29 luglio spettacolo teatrale “L’eredità cu si la pigghia”, regia di Rita Mancuso. Lo spettacolo alle cave Orto di Ballo. Facendo un passo indietro il 19 luglio concerto “Cinema che passione”, il 23 spettacolo “Tutto fumo e niente arrosto” per la regia di Sebastiano Milito, , giorno 25 serata di beneficenza a favore dell’associazione “Per chi soffre”. Parroco è padre Mario Bonura. Giuseppe Maniscalchi
