Alcamo: rifiuti dirottati a Trapani, superata emergenza

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Trovata dalla Regione una soluzione per superare l’emergenza rifiuti: i Comuni del trapanese, tra cui Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi, e del palermitano, tra questi Borgetto, Balestrate, Trappeto, Montelepre, Giardinello, Cinisi, Carini, Torretta, Capaci e Isola delle Femmine, scaricheranno sino al prossimo 10 dicembre a Trapani. Questa la decisione presa dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, in qualità anche di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, per ottemperare all’improvvisa chiusura della discarica di Siculiana che ha raggiunto la massima capienza. Il provvedimento è stato preso scavalcando la volontà del sindaco di Trapani, Vito Damiano, che non aveva autorizzato questa soluzione per il timore che la discarica della città possa presto riempirsi. Il primo cittadino trapanese sarebbe intenzionato a fare ricorso al Tar contro questo decreto ma per il momento deve aprire i cancelli ai compattatori dei Comuni della Sicilia occidentale. Si tratta certamente di una soluzione tampone: infatti l’autorizzazione è stata data sino al prossimo 10 dicembre ma per quella data sicuramente la discarica di Siculiana non potrà riaprire. E’ stato infatti sottolineato che ci vorranno una quarantina di giorni per completare i lavori di realizzazione della nuova vasca, il che significa che tornerà ad essere operativa non prima dell’ingresso dell’anno nuovo. Da questa mattina quindi gli autocompattatori dei Comuni del trapanese e del palermitano sono tornati quindi tornare a scaricare anche se inevitabilmente ci sarà qualche sofferenza. Infatti gli autocompattatori sono pieni da ieri e quindi per il recupero dell’immondizia di oggi si dovrà attendere un po’ in molti comuni in attesa del rientro dei mezzi dal primo turno di conferimento. E’ rientrata quindi la protesta dei sindaci della provincia di Trapani che si stavano dirigendo in mattinata con le fasce tricolori alla Presidenza della Regione per chiedere risposte immediate per evitare un disastro sul piano ambientale. Già alcuni si erano messi in marcia con agli autocompattatori al seguito. Il decreto di Crocetta ha fatto quindi superare quest’ennesima manifestazione di proteste per la problematica dei rifiuti che sta diventando sempre più ingovernabile per l’intero territorio siciliano anche per effetto della contemporanea chiusura di alcune tra le più grandi discariche. I mancati investimenti in infrastrutture degli ultimi anni hanno complicato tutto. Il sindaco di Alcamo, Sebastiano Bonventre, pur essendo soddisfatto per il rientro dell’emergenza non nasconde la sua posizione critica nei confronti del governo siciliano