Sarà grande festa ad Alcamo per la riapertura del Castello dei Conti di Modica. In via di organizzazione un cartellone di eventi che sarà programmato in questi giorni per inaugurare la nuova stagione del trecentesco maniero, da anni non chiuso per una serie di problemi strutturali. Il commissario straordinario del Comune, Giovanni Arnone, già dallo scorso 13 ottobre ha autorizzato la riapertura anche parziale del Castello dei Conti di Modica, affidandone la gestione al Settore Servizi tecnici del Comune stesso. Ad essere in cantiere l’evento che prende il simbolico titolo “Viviamo il Castello” che racchiuderà una serie di appuntamenti concepiti proprio con l’intenzione di promuovere la riapertura del Castello di piazza della Repubblica. Dal Comune sono stati stanziati in tutto 9 mila e 500 euro per permettere gli ultimi accorgimenti tecnici necessari per rendere nuovamente fruibile il Castello. Sarà messa in sicurezza la scala di emergenza, sarà affidata una perizia tecnica per individuare le aree agibili, sarà dato incarico ad un tecnico specializzato per la predisposizione di un piano di sicurezza per l’evacuazione e proseguirà, come fatto in questi anni, il monitoraggio della staticità della struttura attraverso dei fessurimetri che segnano eventuali allargamenti delle crepe presenti. Per promuovere questa inaugurazione nel mese di dicembre saranno organizzati convegni e mostre sulla figura di Monsignor Vincenzo Regina, arciprete della città morto nel 2009 a 99 anni e figura di spicco del clero alcamese. In cantiere anche la realizzazione di rappresentazioni musicali e culturali all’interno del castello e un mercatino di natale in piazza della Repubblica, con suolo pubblico garantito gratuitamente a chi installerà lo stand. Il Castello dei Conti di Modica, sede dell’Enoteca regionale con annesso Museo del vino e delle tradizioni locali, è rimasto per anni chiuso a causa di presunti dissesti strutturali. L’allora sindaco Giacomo Scala con propria ordinanza ne ordinò la chiusura a garanzia della pubblica incolumità: il transito venne vietato in tutta l’area antistante la torre nord-est perché definiti “a rischio crolli”, tanto che la zona è tutt’oggi transennata. Un provvedimento adottato in seguito alla relazione del Settore Servizi tecnici che dai successivi sopralluoghi eseguiti di concerto con l’ufficio comunale di Protezione Civile ha potuto appurare che la torre presentava diverse lesioni con principio di distacco della muratura. Nel contempo è stato posto anche il problema del decoro urbano nelle mura esterne dal consiglio comunale in più occasioni. Problemi furono segnalati anche al vicino Collegio dei Gesuiti, la cui costruzione fu iniziata nei primi anni della seconda metà del Seicento, che soffre invece di un diffuso problema di vandalismo: ad essere denunciato in questo caso l’utilizzo dell’atrio esterno come campo di calcio improvvisato dai giovani nelle ore pomeridiane.