Alcamo-Revisione Prg, modifiche all’assetto dell’ufficio Piano

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Il Comune ritocca il suo “Ufficio Piano”, costituto un anno fa nell’ottica di andare a completare le procedure per la revisione del piano regolatore generale. Da oggi, secondo una delibera del commissario, sarà composto da 10 unità, e non più 11 come quando fu fondato. Esce di scena l’allora dirigente del Settore Urbanistica, Carlo Bertolino, a cui è finito l’incarico a tempo determinato che gli era stato dato per un anno dal Comune: gli subentra un funzionario direttivo amministrativo di categoria D; infine è stato depennato un istruttore amministrativo di categoria C. Per il resto tutto invariato: figurano altri due funzionari di categoria D, tre membri di categoria C tra tecnici e istruttori amministrativi, uno di categoria B e infine due Asu. Può dunque ripartire la macchina del Comune che sino ad oggi è andata molto a rilento nell’iter della revisione dello strumento urbanistico. Sono stati assegnati nel frattempo gli studi agricolo-forestale e geologico ma per il resto si è mosso ancora poco. In questo quadro si inserisce anche la già avviata attività congiunta tra l’Ufficio di Piano del Comune e il Circes, la società dell’università di Palermo che affianca in questo percorso il municipio alcamese. Nella fase di revisione è stato inoltre deciso che ci si avvarrà del Sitr del Comune, il sistema informatico territoriale che contiene tutte le cartografie in formato digitalizzato del territorio alcamese. Nel contempo il tecnici comunali hanno affrontato alcune tematiche riguardanti la trascrizione dei vincoli edilizi (parcheggio, inedificabilità, etc), e le case isolate all’interno delle zone di espansione. Dopo una serie di incontri con i tecnici istruttori delle pratiche edilizie e con l’allora amministrazione comunale e i tecnici preposti del municipio, è stata disposta una direttiva interna per uniformare la condotta dell’Ufficio nei confronti delle diverse pratiche edilizie. Cosa che portò avanti l’ex assessore all’Urbanistica Enzo Coppola: in poche parole le direttive vengono comunicate ai professionisti che operano nel settore mediante pubblicazione sul sito del Comune, organi di stampa e web. Il Comune è obbligato, secondo quanto stabilisce una normativa regionale del 1991, a procedere alla revisione generale dello strumento urbanistico i cui vincoli urbanistici sono decaduti. In particolare gli uffici preposti comunali dovranno ottenere l’ok dalla Regione per il cosiddetto Vas, la valutazione ambientale strategica, passaggio burocratico indispensabile per il processo di revisione del piano regolatore. l’amministrazione comunale ha deciso di avvalersi dell’ateneo palermitano per via della “complessità tecnico-organizzativa delle nuove procedure”. Secondo la tabella di marcia che si è imposta l’amministrazione la revisione dovrà tenere conto di alcune linee guida: le esigenze delle risorse economiche e naturalistiche esistenti e del turismo, la salvaguardia dell’ambiente, l’individuazione di una strategia per il traffico interno ed esterno alla città e di collegamento alle grandi vie e alle infrastrutture esistenti o da realizzare, il risparmio energetico, l’utilizzo della bioarchitettura, il recupero di Alcamo Marina assumendo anche scelte coraggiose, la riqualificazione del centro storico, la definizione di norme chiare e incisive e di un Regolamento Edilizio fatto da pochi ma efficaci articoli.