Alcamo-Rete idrica colabrodo, condotte continuano a cedere

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Proseguono a ritmo battente le operazioni di ripristino della rete idrica ad Alcamo. Il Comune, incaricando le ditte autorizzate, ha già messo a punto decine e decine di interventi di riparazione della rete. Sino a ieri mattina altri lavori hanno interessato il centro urbano: “Continuano incessantemente le riparazioni alla nostra rete idrica che fa acqua da tutte le parti – afferma il sindaco Domenico Surdi -. Ci scusiamo per i numerosi cantieri ma purtroppo sono necessari”. Dagli scavi fatti sulla rete è evidente come il problema principale sia proprio la vetustà delle condotte ridotte ad un vero e proprio colabrodo. Rete spesso interrotta o bucata dall’azione corrosiva del calcare o della ruggine, così come appurato dai tecnici comunali, o semplicemente dal peso dei terrapieni che nei decenni hanno finito per far collassare le tubazioni. Lavori in fotocopia che in pratica si stanno realizzando in tantissime strade, specie nel centro storico e che fanno seguito agli altri lavori che sono stati effettuati alle varie sorgenti. Anche in questo caso ci sono state almeno due falle di grande entità che sono state riparate e che dovrebbero sulla carta permettere anche di recuperare qualche litro di acqua al secondo per un città, come quella di Alcamo, assettata e con risorse idriche al lumicino rispetto al fabbisogno del territorio. Una delle prime operazioni è stata quella di liberare la “Botte di riunione” dell’area sorgentizia di Dammusi e le stesse sorgenti dalla foltissima vegetazione in cui erano avvolte da tempo. Come già detto dall’amministrazione comunale l’obiettivo è quello di realizzare entro poco tempo circa 50 interventi su tutta la rete interna per migliorare il servizio idrico cittadino, in attesa di superare la straordinarietà degli interventi stessi e tornare ad una gestione ordinaria della manutenzione. Tantissime sono le segnalazioni di rotture alla rete idrica interna che non riesce a reggere il flusso di acqua proveniente dalle sorgenti, da Dammusi, Chiusa, Mirto e Montescuro Ovest, per un totale di circa 70-80 litri al secondo. Troppe falle che possono essere rattoppate con interventi estemporanei e allo stesso tempo poco efficaci perché servirebbero interventi radicali di completa sostituzione delle oramai obsolete condotte.