Alcamo: refezione scolastica, si volta pagina

0
520

ALCAMO. Volta pagina il servizio di refezione scolastica nelle scuole dell’obbligo di Alcamo. Dopo la tribolata parentesi dello scorso anno con una ditta di Salemi a cui era stato affidato dal Comune l’appalto per due anni, contratto interrotto però per alcune inadempienze contestate alla stessa ditta nel luglio scorso, ora l’amministrazione comunale cerca di correre ai ripari per evitare l’interruzione del servizio. E’ stato deciso di scorrere la graduatoria ed affidare alla seconda impresa la rimanente somma non spesa per un ammontare di circa 150 mila euro. Il Comune ha inoltrato un atto di interpello alla ditta Siciliana Ristorazione srl la quale ha comunicato la propria disponibilità a subentrare nell’esecuzione del servizio relativo al contratto rescisso alle stesse condizioni economiche della ditta ex aggiudicataria. Questo ha evitato al Comune di dovere ricorrere ad una nuova gara d’appalto che per i suoi tempi burocratici avrebbe compromesso l’avvio del servizio in coincidenza dell’inizio dell’anno scolastico. “Nelle more dell’espletamento di una nuova gara, per ragioni di semplificazione del procedimento, di rapidità ed economia dell’azione amministrativa, – spiega il dirigente del Settore Servizio Pubblica istruzione, Francesco Maniscalchi – ci si avvarrà dell’istituto previsto da uno specifico decreto legislativo affidando il servizio di fornitura pasti alla Siciliana Ristorazione srl, con un nuovo contratto e alle stesse condizioni economiche e tecniche offerte dalla precedente ditta”. La decisione di interrompere il precedente contratto di fornitura scaturisce a seguito delle numerose contestazioni alla qualità del cibo che è stato fornito agli alunni. Per l’esattezza il Comune di Alcamo lo scorso anno ha applicato ben 23 penali per mancato rispetto del capitolato d’appalto da parte dell’azienda che si era aggiudicata nell’ottobre del 2013 il bando per la fornitura dei pasti. Un rapporto che tra la ditta di Salemi e soprattutto le mamme dei plessi scolastici serviti non è mai stato idilliaco. Tanto che è stato costituito un comitato mensa alla fine dello scorso anno con l’intenzione proprio di interloquire con l’amministrazione comunale per far presenti i problemi riscontrati nel consumo dei cibi da parte degli alunni. Alle decine di contestazioni ha risposto l’esecutivo guidato dal sindaco Sebastiano Bonventre che ha iniziato ad effettuare dei veri e propri blitz durante la distribuzione dei pasti delle mense nelle varie scuole. Anche l’amministrazione ha quindi constatato tutta una serie di problematiche tra le quali “la qualità dei prodotti forniti”, “l’orario di consegna dei pasti”, “l’igienicità dei contenitori usati per il trasporto dei pasti” e, infine, “la temperatura dei piatti non adeguata al consumo”. Inoltre più volte, secondo quanto attesta il Comune alcamese, si è constatata “l’assenza totale dei prodotti elencati nella documentazione trasmessa dalla ditta a dimostrazione dell’origine biologica, e ciò si è verificato soprattutto presso le cucine dei plessi “Collodi” e “Froebel”, dove , invece, sono state rinvenute derrate non biologiche.