Alcamo Reddito di cittadinanza, benestanti in corsa

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Patronati e sindacati presi d’assalto in questi giorni ad Alcamo per chiedere informazioni sul reddito di cittadinanza, che tiene conto della situazione familiare e di conseguenza è sufficiente alterare le proprie condizioni in modo da risultare privi di reddito, o di un’abitazione: per esempio lasciare la casa dei genitori per vivere in affitto. E la sorpresa da parte dei responsabili di patronati alcamesi è pari allo sbigottimento quando si trovano davanti giovani di famiglie benestanti. Ad Alcamo bene o male ci si conosce e quindi la sorpresa della richiesta di alcun frange sociali è tanta poiché in questo modo si tenta di ottenere soldi dallo Stato in modo fraudolento. Soprattutto nel Meridione d’Italia è scattata la corsa al cambio di residenza, di separazioni e trasferimenti. Le domande per il reddito di cittadinanza a partire dal sei marzo così tanti scanza fatiche vivranno sulle spalle di chi si sacrifica quotidianamente per portare un pezzo di pane a casa. Certo avere, senza mai avere lavorato 780 euro al mese, rappresenta una pacchia alla faccia di migliaia di pensionati che hanno faticato come muratori, operai insomma di coloro i quali si sono spaccati la schiena una vita per oggi ritrovarsi con pensioni da fame: 500-600 euro al mese. Uno schiaffo al buon senso sulle guance di migliaia di lavoratori quello fatto dal litigiosissimo governo giallo-verde. In Italia ci sono lavoratori che percepiscono un reddito più basso di quello di cittadinanza, sempre che le strutture statali siano in grado di verificare e accertare chi ne ha veramente diritto. Intanto proprietari di immobili e agenzie si fregano le mani per l’aumento delle richieste di immobili in affitto anche se modesti. Ma non sarebbe stato più oppurtuno sbloccare grandi opere, contro le quali c’è sempre il No dei pentastellati, per creare posti di lavoro e realizzare infrastrutture che durano nel tempo? Quando Berlusconi abolì l’Ici per sulla prima casa, oltre 500 alcamesi cambiarono residenza. Ovvero i genitori intestarono ai figli prevalentemente le case di Alcamo Marina. In Italia su questi trasferimenti furono aperte diverse inchieste delle quali non se ne è saputo più nulla. Ora il reddito di cittadinanza, è giusto che lo Stato aiuti i cittadini in difficoltà, ma andrà veramente a tutti coloro che ne hanno diritto? O non si tratta solo di un provvedimento in perfetto stile clientelare per raccogliere voti nel Meridione e alle prossime europee?