Alcamo Quattro denunciati per offese su Facebook a presidente circolo “Lega per Salvini”

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Diffamazione su facebook. Per tale reato, previsto dall’articolo 593 del codice penale, la settimana scorsa, la polizia di Alcamo ha denunciato quattro persone. Si tratta una ragazza palermitana di 23 anni residente a Trapani, di una donna alcamese di 29 anni, e di due uomini: uno di Alcamo di 31 anni e di un castellammarese di 25 anni. A presentare la denuncia era stato quattro mesi fa il commercialista Graziano Viola, presidente del circolo di Alcamo “La Lega per Salvini”. Dopo la formazione del direttivo, composto da cinque persone”, Graziano Viola avena creato un’apposita pagina facebook della Lega per documentare iniziative, programmi politici e per i tesseramenti. Subito dopo la pubblicazione si scatenò una campagna sui social con frasi volgari e offensive nei confronti del professionista alcamese. Graziano Viola presentò alla polizia la querela nei confronti di undici persone e sembra che le indagini non si siano ancora concluse poiché gli investigatori stanno accertando la posizione degli sette autori delle frasi offensive, purtroppo sempre più frequenti sui social. Oggi comunque c’è tolleranza zero da parte di coloro che vengono presi di mira dai “grafomani” tanto che un paio di anni fa, sempre ad Alcamo l’ex senatore Nino Papania e l’x sindaco Giacomo Scala denunciarono un centinaio di persone per le offese su facebook e i processi sono in corso. Intanto saranno processati per diffamazione aggravata otto alcamesi con prima udienza fissata, per il prossimo 27 maggio, davanti al giudice monocratico del tribunale di Trapani, dopo che il gip aveva respinto la richiesta di archiviazione, formulata un anno fa dal pubblico ministero. L’indagine partì dopo la denuncia di due ex consiglieri comunali Lorena Di Bona e Giuseppe Stabile, che assieme ad altri 11 avevano votato, nel settembre del 2015, un leggero ritocco delle aliquote Imu e Tasi, su proposta dell’allora commissario comunale Giovanni Arnone. Pesanti giudizi vennero scritti in un post della pagina del Movimento 5 Stelle di Alcamo, che aveva pubblicato le foto, stile “wanted” dei manifesti dei film western americani, criticando con frasi pesanti i 13 consiglieri comunali. Un lieve rialzo che provocò polemiche ma che consentì di approvare il bilancio e quindi di non paralizzare il Comune. Grazie all’approvazione del bilancio si poterono utilizzare fondi e impiegare avanzi per un milione e mezzo di euro per ripristinare le sorgenti di Cannizzaro. Contro i tredici si scatenarono su facebook durissimi commenti.: ….”pezzi di m….”, “teste di c…””bastardi” e così via. Dello stesso tenore le frasi indirizzate e Graziano Viola. Per quanto riguarda il processo intentato da Lorena Di Bona e Giuseppe Stabile, il giudice nello stabilire la data dell’inizio della pima udienza, (il prossimo 27 maggio) ha anche ammesso come parte civile l’ex consigliere comunale Antonio Fundarò, assistito dall’avvocato Pietro Riggi. Fundarò non presentò denuncia ma segnalò la Tribunale che anche la sua foto compariva tra le 13 pubblicate sulla pagina del Movimento 5 Stelle. I giudici lo hanno ammesso alla costituzione di parte civile e Fundarò chiede complessivamente 20 mila euro di risarcimento.