Alcamo-Psi, avanti alle amministrative: “no” di Benenati

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Il partito socialista andrà avanti per la sua strada ad Alcamo nonostante la bufera che ha coinvolto uno dei suoi esponenti di maggior spicco, Pasquale Perricone. E’ quanto deciso ieri sera in assemblea dalla segreteria provinciale dei socialisti che innanzitutto ha deciso di sospendere da ogni incarico di partito lo stesso Perricone. Questa presa di posizione non fa tornare indietro sui suoi passi il candidato sindaco dei socialisti Giuseppe Benenati: “Confermo il mio disimpegno da questa campagna elettorale – afferma -. Da qui al 5 giugno, giorno delle elezioni, non mi vedrete distribuire un solo facsimile o fare un solo comizio o qualsiasi altro incontro politico. L’appoggio del Psi mi riempie di orgoglio e comunque se la gente vorrà votarmi io accetterò volentieri questo consenso. Se poi dovessi arrivare al ballottaggio le cose cambierebbero perchè a quel punto sarei il candidato scelto dalla gente”. Quindi Bernenati conferma la sua linea di astenersi dal fare campagna elettorale presa all’indomani dell’arresto di Perricone, uno dei suoi maggiori sponsor politici per questa candidatura a sindaco. Proprio per ragioni etiche Benenati ha deciso di fermarsi, ammettendo proprio che Perricone era stato il suo maggior sostenitore e quindi evidenziando una questione di “opportunità”. Inutile quindi l’appello dei socialisti che ieri sera, a conclusione dell’incontro organizzato appositamente, hanno confermato l’assoluto sostegno invitandolo a riprendere con maggiore vigore l’impegno in vista della consultazione del 5 giugno. “La segreteria provinciale – si legge in una nota – in ragione della totale estraneità del suo candidato sindaco e di tutti i candidati della lista del Psi alla vicenda giudiziaria in questione, nonché dell’immediata reazione positiva dell’opinione pubblica rispetto alla condotta dell’avvocato Giuseppe Benenati, conferma la fiducia A Benenati. La segreteria invita anche tutti i candidati della lista a sostenere con grande determinazione la propria candidatura e quella di Benenati”. Quindi tutti e 24 i candidati al consiglio comunale, anch’essi rimasti in stand by in questi giorni in attesa che ci fosse un faccia a faccia con la segreteria provinciale, potranno riprendere la loro campagna elettorale: “Sicuri che Alcamo – aggiunge la missiva – saprà discernere con lucidità e responsabilità, sostenendo con maggiore forza e vigore l’impegno politico di una figura assolutamente al di sopra di ogni sospetto come l’avvocato Giuseppe Benenati”. Perricone, ex vicesindaco di Alcamo, è stato arrestato con accuse pensatissime: dall’indebita percezione di finanziamenti pubblici, per l’organizzazione di corsi professionale fantasma, al controllo degli appalti pubblici al Comune sino ad arrivare all’indizio di avere presunti rapporti con la famiglia mafiosa dei Melodia.