Alcamo-Prato verde in piazza Ciullo e parcheggio sempre chiuso

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Ci sono problemi che appaiono di facile soluzione. Invece sembrano ostacoli insormontabili. Ne segnaliamo due, fra l’altro, già argomento di nostri precedenti notiziari. Ormai sono quasi due mesi che il parcheggio sotterraneo di piazza Bagolino è chiuso. Quindi inutilizzabile. Quando chiedemmo chiarimenti al Comune di Alcamo, il settore Lavori pubblici rispose che era necessario cambiare una centralina dell’impianto antincendio dal costo di 5 mila euro. Casse in rosso. Niente soldi pertanto appare ormai scontato che bisognerà attendere l’approvazione del bilancio di previsione 2016 per reperire i fondi. Bilancio che la giunta dovrà deliberare entro dopo domani. In questi giorni l’assessore Scurto e il dirigente Luppino stanno lavorando sul documento unico di programmazione, strumento su cui si costruisce il bilancio, che per quello di Alcamo qualcuno ha definito di “sopravvivenza”. La chiusura del parcheggio sotterraneo in questo periodo provoca meno disagi, ma in occasione di prossime manifestazioni come Alcart sarebbe stato utile averne la disponibilità. Si aspetta e si spera, Altro argomento, già ampiamente illustrato nei nostri Tg, sul quale è giusto tornare, riguarda la perdita d’acqua, ormai da più di un  mese, che zampilla  dalle basole , che si trovano accanto al rubinetto di piazza Ciullo, accanto all’ingresso degli ex gabinetti pubblici e di fronte al Municipio (nella foto). L’acqua è essenziale per il verde pubblico ed è spuntata rigogliosa tanta erbetta. Uno sconcio sul quale ancora si ritarda ad intervenire e ciò nuoce all’immagine della città. Due piccoli grandi problemi: parcheggio sotterraneo e perdita d’acqua in piazza Ciullo, sul quale l’amministrazione sta lavorando per le riparazioni. Ma quando? Ricordiamo ai cittadini che compito di un’amministrazione comunale è quello di impegnarsi e lavorare per risolvere i tanti problemi. Ma c’è da rimanere stupiti quando sul web si spandono ringraziamenti per esempio per una buca riparata e coro di esaltazioni verso sindaco e giunta. Ma questa non è  ordinaria amministrazione? Ma migliorare le condizioni di una città non è  compito di un Comune? Se l’ordinarietà è fatta passare o interpretata come un fatto eccezionale veramente non si capisce quale sia la linea di demarcazione tra “facciamoli santi subito” e quella di fare il proprio dovere, derivante da un mandato popolare.