Alcamo-Piano rifiuti, Comune-sindacati al muro contro muro: fumata nera in prefettura

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Fumata nera in prefettura tra i sindacati e il Comune di Alcamo riguardo al nuovo piano di gestione dei rifiuti varato dal municipio oltretutto in via definitiva nei giorni scorsi da parte del consiglio comunale. L’auspicato tentativo di mediazione non è riuscito a concretizzarsi ed ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Dunque l’amministrazione comunale andrà avanti rispetto al progetto di rimodulazione del prossimo appalto dei rifiuti che prevede un costo annuo di 5,8 milioni di euro senza apportare alcuna modifica che invece era stata sollecitata dai sindacati, preoccupati per l’impostazione del piano e soprattutto perchè, a detta loro, in questo modo si rischierebbero di perdere “almeno 20 posti di lavoro” nel solo cantiere di Alcamo. Compatto il fronte sindacale con Cgil, Cisl, Uil e rappresentanze sindacali unitarie ad aver rimarcato i rischi che ci sarebbero dietro a questo nuovo piano: “Anche il prefetto ha concordato sulla nostra linea – afferma Enzo Milazzo, segretario provinciale della Fp Cgil di Trapani – sollecitando il Comune a rivedere la sua posizione. Purtroppo l’amministrazione comunale ha detto che questo è il piano che intendono portare avanti, a questo punto credo che ci siano pochi margini di mediazione rispetto a tale posizione assunta. Il rischio è che l’appalto vada deserto perchè poco appetibile per le imprese di settore che dovrebbero sobbarcarsi più servizi allo stesso costo di oggi. In quest’ottica oltretutto andrebbero persi almeno 20 posti di lavoro”. Il nuovo piano è approdato al Dipartimento regionale Acque e rifiuti che dovrà dare il suo ok definitivo. Dopodichè, se dovesse arrivare anche qui il disco verde, il Comune potrà inviare tutto all’Urega per la gara d’appalto su base di sette anni. Proprio in questa fase vuole provare a giocarsi l’ultima carta il sindacato: “Abbiamo chiesto al dipartimento regionale un incontro – aggiunge Milazzo – prima che possa essere approvato in via definitiva questo piano”. Dal suo canto l’amministrazione comunale è invece convinta di avere fatto un ottimo lavoro: “Il problema occupazionale non esiste – ribatte l’assessore all’Ambiente Roberto Russo – anche perchè da qui a fine anno sono previsti 4 pensionamenti, quindi fisiologicamente si ridurrà la pianta organica. Inoltre i lavoratori hanno le loro tutele sindacali, non c’è alcun rischio”. Riguardo poi all’impalcatura dei servizi inseriti, che saranno oltre alla raccolta dei rifiuti anche la pulizia degli arenili da maggio a settembre e delle principali aree a verde, il governo cittadino ha le sue certezze: “Questo piano è frutto di una letteratura tecnica – aggiunge Russo -, quindi supportato da numeri. Al contrario è stato chiesto più volte ai sindacati su quali basi fondavano i loro dubbi ma non hanno mai dato alcuna risposta in merito”.