Alcamo-Piano demanio marittimo, sblocco e nuovo capo Urbanistica

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Arriveranno a stretto giro di posta le osservazioni al piano del demanio marittimo in modo da sbloccare l’iter e rendere finalmente fruibile la costa. Accanto a questo provvedimento si accoppia quello dell’assunzione del dirigente del Settore dell’Urbanistica attraverso l’indizione del concorso. Annuncia nuovi cambiamenti il sindaco di Alcamo Domenico Surdi e ancora una volta emerge che sarà il fronte dell’urbanistica a dovere rilanciarsi dopo lo smembramento del settore deciso dall’allora commissario del Comune Giovanni Arnone per far fronte alle varie emergenze e all’assenza prolungata di un suo capo settore. Tra le emergenze c’è sicuramente quella della pianificazione del demanio marittimo, ambito che da anni è letteralmente congelato ad Alcamo.  Ad esempio da ben 3 anni sono riposte nei cassetti le osservazioni presentate dai cittadini al piano del demanio marittimo: “Presto saranno tutte portate all’attenzione del consiglio comunale” ha sottolineato allo stesso consesso civico il primo cittadino. Una problematica che proprio in questi giorni è stata portata alla ribalta dal gruppo consiliare di Abc: “Necessita – ha sostenuto il tal senso il consigliere Gino Pitò – prendere contatti con l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente per indire la conferenza di servizio sul Piano Demaniale Marittimo e al contempo iniziare la trattazione delle osservazioni già depositate”. Proposta su cui il sindaco si è detto assolutamente d’accordo. Questione che è in capo, a livello comunale, al Settore dell’Urbanistica ancora oggi smembrato per l’assenza come detto del dirigente: “In quest’ottica – ha aggiunto Surdi – è di fondamentale importanza l’assunzione di un dirigente dell’Urbanistica e per questo intendiamo procedere con concorso pubblico non appena la normativa vigente lo consentirà. Il costo di questa assunzione sarà un investimento per tutta la città perché potrà dare una forte spinta in un settore nevralgico dell’amministrazione comunale”. “Non c’è alcun dubbio – ha precisato ancora Pitò – sulla necessità di assumere un dirigente dell’Urbanistica così come già affermato dal sindaco e di riunire sotto un’unica dirigenza i vari servizi che fanno capo al Settore”. Il piano del demanio marittimo non è sicuramente l’unica emergenza collegata allo stallo dell’Urbanistica al municipio alcamese. Ad esempio l’iter per la revisione del Piano regolatore è ormai da quasi due anni ad un punto morto. Ma la situazione più esplosiva riguarda la “pedemontana” dove si attente la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa a seguito del ricorso di un’impresa dopo la decisione del Tar, su opposizione del Comune, che ha detto, che in quella zona non si poteva costruire. Dal 2001 ad oggi dal dato ufficiale del Comune risulta che nella fascia pedemontana sono state rilasciate circa 150 concessioni edilizie oltre ad un numero elevatissimo di certificati di destinazione urbanistica. In pratica oggi i proprietari di tali abitazioni sarebbero abusivi con licenza edilizia.