Alcamo: patrocinio all’Aipe, la giunta si difende

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ALCAMO – “Non ci sono interessi personali, la concessione del patrocinio gratuito all’evento è stata data nell’ottica di una valutazione positiva complessiva dell’iniziativa”. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre risponde così alle polemiche innescate ieri dal Movimento 5 Stelle che ha puntato il dito contro una delibera di giunta per la concessione del patrocinio gratuito all’associazione italiana produttori editoriali, l’Aipe, per la rassegna culturale “Il Mulino delle Parole”, il cui presidente Massimiliano Ciccia è indagato e rinviato a giudizio per presunto voto di scambio alle amministrative alcamesi del maggio 2012. “L’amministrazione – scrivono in una nota congiunta sindaco e assessori – valuta positivamente quelle iniziative che possano diffondere la cultura e la concessione di un patrocinio gratuito non lede alcuna economia e non incentiva interessi né personali, né riferiti a singole persone”. I grillini avevano innescato la polemica sostenendo che la delibera approvata si poteva definire all’insegna del “non vedo, non sento, non parlo, non capisco e se c’ero dormivo”. Secondo gli attivisti locali andrebbe condannata quantomeno la scelta etica del Comune di Alcamo considerato che il rappresentante dell’associazione patrocinata è allo stato attuale invischiato nel calderone delle indagini della Procura riguardo alla presunta compravendita di voti alle amministrative del 2012 che videro vincere al ballottaggio l’attuale sindaco Sebastiano Bonventre al cospetto del suo antagonista, Niclo Solina di Abc. “L’unico obiettivo – replica ancora l’amministrazione – è la diffusione della cultura che può valicare l’ambito comunale, nel pieno rispetto di tutti. Infatti, a tale iniziativa, oltre al Comune di Alcamo, hanno dato il patrocinio i Comuni di Castellammare del Golfo e Partinico. Il Comune, a prescindere dai componenti dell’associazione, ha ritenuto che gli incontri letterari sul territorio circostante potessero essere di incentivo alla diffusione della cultura letteraria”. Il Movimento 5 Stelle aveva sottolineato invece che sarebbe stato più opportuno evitare la concessione del logo: “Perché dare il patrocinio – sostengono i grillini alcamesi – ad una associazione che organizza presso un altro comune e che manifesterà e porterà persone influenti in un locale di Scopello? Che immagine ne viene fuori del Comune di Alcamo? Nessun interesse per quei cittadini che si sentono lesi dal voto di scambio, anche se presunto, considerato alterazione della democrazia”. In conclusione i pentastellati avevano chiesto all’amministrazione di revocare la delibera.

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