Alcamo-Partorito nuovo “Piano rifiuti”: taglio dell’indifferenziata, paura licenziamenti

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Indifferenziata raccolta una sola volta a settimana per le abitazioni e due volte per le attività commerciali; metalli separati dai vetri ritirati una volta al mese e non più una volta ogni due settimane. Potenziamento della pulizia del verde e pulizia delle spiagge per 4 mesi. Questo il nuovo piano di gestione dei rifiuti partorito dal Comune di Alcamo sulla base anche delle indicazioni date dal consiglio comunale nei mesi scorsi con l’approvazione della perimetrazione e degli indirizzi generali del servizio.

Il nuovo piano inserito nella creazione dell’Aro, il nuovo assetto di gestione che va a sostituire gli Ato in liquidazione, ora sarà trasmesso al Dipartimento regionale acqua e rifiuti per la sua definitiva approvazione. In attesa però di questo passaggio burocratico il Comune, d’intesa con l’Energetikambiente che al momento gestisce la raccolta dei rifiuti in città, vuole già anticipare in parte questo piano nella parte della rimodulazione della raccolta “porta a porta”.

“Ipotizziamo che già da aprile si partirà con il nuovo calendario” afferma l’assessore all’Ambiente Roberto Russo. Le modifiche riguarderanno essenzialmente l’indifferenziato che per le utenze domestiche passerà da due a un solo giorno a settimana di ritiro, per quelle non domestiche si passerà invece da 3 a 2 giorni.

Inoltre saranno separati vetro e metalli, i ottemperanza ad una normativa che sta per entrare in vigore: ogni due settimane sarà sempre il ritiro del vetro, i metalli invece saranno raccolti una volta al mese. Cambio di modalità che, nelle mire del Comune, vuole aumentare la quota di raccolta differenziata che al momento è ferma attorno al 62 per cento: in questo modo si aspira a raggiungere il 70 per cento. “Un obiettivo – sostiene il sindaco Domenico Surdi – che è necessario alla luce anche dei problemi legati alla saturazione delle discariche e all’aumento dei costi per il conferimento”.

Ritornando al nuovo piano il costo annuale previsto dal Comune è di 5,8 milioni di euro: oltre al “porta a porta” vi è il servizio aggiuntivo della potatura delle aree a verde principali della città; sul fronte della pulizia delle spiagge la ditta che si aggiudicherà l’appalto dovrà garantire una copertura da metà maggio e sino a metà settembre. Inoltre è previsto entro 18 mesi dalla partenza della nuova gestione il passaggio alla tariffazione puntuale, quindi calcolata sulla quantità di rifiuto prodotto da ogni unità abitativa.

Ma i nodi al pettine vengono proprio sul costo a base d’asta calcolato dal municipio: “Con questi fondi previsti – afferma il segretario della Cgil di Alcamo, Giuseppe Favara – anzitutto rischiano di saltare da 10 a 15 unità lavorative che attualmente sono impiegate nel sevizio di raccolta rifiuti. Ma c’è anche di peggio: c’è infatti il serio rischio anche che come accaduto tempo fa, quando fu fatto il primo piano di gestione, l’appalto vada deserto perché poco appetibile per le imprese con conseguenze sicuramente negative per la città”.

Questa mattina nella sede di Balestrate dell’Energetikambiente si è tenuta un’assemblea con tutti i lavoratori per informarli delle novità contemplate con la nuova gestione. L’amministrazione comunale però ha tutt’altra visione: “Siamo convinti che con questo piano – replica Surdi – si è in grado di garantire l’attuale livello occupazionale anche se chiaramente questa dovrà essere una valutazione della ditta che si aggiudicherà l’appalto. In qualunque dei casi se qualche criticità dovesse emergere siamo fiduciosi che comunque potrà essere superata”.