Alcamo, palatenda “Cento Passi”. I lavori non ripartono, serve intesa fra ditta e ministero

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Troppo ottimistiche le previsioni dell’assessore Vittorio Ferro oppure la realizzazione del nuovo impianto sportivo è davvero stregata. Probabilmente il palatenda al fianco degli spogliatoi dello stadio Catella di Alcamo, più che “Cento Passi” si sarebbe dovuto intitolare cento, anzi mille, ostacoli. Una settimana fa il vice-sindaco nonché assessore ai lavori pubblici Ferro aveva dichiarato che il RUP del progetto, il geometra Nunzio Bastone, aveva avviato da alcuni giorni una fitta rete di contatti con la Diemmea, la ditta che si è aggiudicata l’appalto, ricevendo assicurazioni che lunedì scorso il cantiere avrebbe ripreso a funzionare. Purtroppo le cose sono andate diversamente e l’impresa non soltanto non ha riavviato la costruzione dell’opera ma ha anche richiesto al ministero dell’interno, l’istituzione che ha finanziato il palatenda con i fondi del PON Sicurezza, alcune modifiche all’intervento sulle quali si attendono ancora risposte.

Il completamento dell’impianto sportivo, per la conclusione del quale assicurano dagli uffici comunali servono non più di 40 giorni di lavori, è già in ritardo di ben 6 mezzo su quanto previsto nel capitolato d’appalto, vale a dire 150 giorni per terminare la costruzione. I lavori sono fermi dallo scorso mese di dicembre e la ripresa non appare propriamente dietro l’angolo. C’è il rischio concreto che le società sportive alcamesi non possano utilizzare il nuovo impianto a settembre, quando partirà la nuova stagione.

La costruzione del palatenda “I Cento Passi”, finanziato con il PON Sicurezza di diversi anni fa grazie alla giunta Scala che riuscì ad intercettare 300.000 euro, apparve comunque stregata fin dal suo inizio. Per assegnare l’appalto passarono infatti anni dopo che la ditta che se lo era aggiudicato, Spinelli di Alcamo, rinunciò al contratto. Cominciò lo scorrimento della graduatoria e fra una rinuncia e l’altra si arrivò alla nuova aggiudicazione a una ditta di Partinico che però venne fermata per il parere negativo antimafia da parte della Prefettura. Quindi il subentro della Diemmea di Marsala alla quale venne consegnato il sito il 29 maggio scorso, quasi un anno fa. Poi un incidente al titolare, i ritardi da parte del ministero nel pagamento dell’avanzamento dei lavori, il mancato arrivo delle attrezzature e della pavimentazione hanno continuamente rallentato la realizzazione dell’impianto sportivo coperto e polivalente. Insomma i Cento passi delle Mille e una notte!