Alcamo: Paes, il sindaco scarica le responsabilità

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Il sindaco Sebastiano Bonventre scarica tutto sugli uffici: “Sono loro che hanno competenza nella scelta del personale”. Viene liquidata così la questione dal primo cittadino di Alcamo che replica alle polemiche infuocate di questi giorni riguardo ai criteri di selezione legati al Paes, il piano di azione per l’energia sostenibile che si pone l’obiettivo di ridurre del 20 pe cento l’emissione di CO2 e aumentare del 20 per cento la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili riducendo al contempo l’inquinamento atmosferico. Prima il consiglio comunale, poi il Movimento 5 stelle avevano attaccato a testa bassa l’amministrazione in particolare riguardo ai criteri di selezione per la scelta del personale impiegato per portare avanti il progetto di abbattimento delle emissioni atmosferiche inquinanti. E’ stata avanzata l’ipotesi che nella scelta del personale, pagato ovviamente extra rispetto alle proprie retribuzioni di base, ci siano stati atteggiamenti clientelari: in tutto 83 persone che in parte verranno retribuiti con il finanziamento ottenuto di circa 50 mila euro. “Il sindaco – replica stizzito Bonventre – non si sogna neppure di intromettersi in scelte puramente di ordine tecnico che riguardano l’identificazione di personale che neppure conosce e ritenuto dal dirigente preposto quale più idoneo a svolgere le tematiche concrete del progetto di cui è responsabile. Il tutto peraltro in assenza di ogni variazione di spesa globale. Se nonostante ciò questi svolgerà male il compito allora sì che il sindaco può, successivamente, intervenire con gli strumenti di penalizzazione che la legge consente”. In buona sostanza Bonventre sostiene che non è mai entrato nel merito della scelta del personale e che quindi dei criteri di selezione non è al corrente in quanto compito degli uffici, e più specificatamente del settore tecnico guidato dall’ingegnere Anna Parrino. I grillini avevano posto seri dubbi soprattutto sul piano tecnico sostenendo che per redigere il Paes, secondo una circolare del Dipartimento regionale dell’Energia, il Comune di Alcamo avrebbe dovuto deve fare riferimento a soggetti che si occupano di gestione dell’energia o che comunque operano in settori energetico-ambientali. Ma per i pentastellati scorrendo l’elenco dei soggetti individuati dalle determine sindacali si troverebbero «dipendenti a tempo indeterminato, determinato/parziale (contrattista) e Asu, che operano in settori dell’amministrazione che nulla hanno a che vedere con la pianificazione energetica, come risorse umane, affari generali, istruzione e cultura, pretura e servizi demografici. In tal senso il sindaco di Alcamo conclude il comunicato di replica con una stoccata che va fuori dall’ordine delle questioni locali: “Comprendo come riesca difficile immaginare ai componenti di M5S alcamese, – si legge – ben abituati ad evidentissime scelte esclusivamente clientelari quali la nomina ultradiscrezionale di circa una decina di portaborse operata dal loro massimo esponente politico locale, che si possa svolgere un ruolo politico anche senza adottare comportamenti similari”. Il riferimento è all’europarlamentare alcamese Ignazio Corrao.