Alcamo: omicidio Monacò, indagini su vita sentimentale

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ALCAMO – Possibile svolta nell’ambito dell’indagine sull’omicidio di Pietro Monacò, l’imbianchino in pensione di 69 anni trovato morto martedì mattina scorso nella sua abitazione di Alcamo marina. In queste ultime ore pare che i sospetti maggiori del commissariato di polizia di Alcamo, diretti dal dirigente Antonio Squillaci, si siano indirizzati sul versante della “vita sentimentale” dell’uomo alquanto burrascosa. Sono state ascoltate dagli inquirenti le due donne che hanno avuto un rapporto durato con la vittima, l’ex moglie da cui si era separato negli anni scorsi, e l’ultima compagna con cui recentemente il rapporto si era concluso. Dagli interrogatori pare essere emerse delle importantissime novità su cui in queste ore permane l’assoluta segretezza. Il commissario Squillaci, riguardo proprio a questi ultimi interrogatori, in giornata relazionerà tutto al sostituto della Procura di Trapani titolare dell’indagine, Sara Morri. Da questa interlocuzione potrebbero anche scaturire i primi provvedimenti anche se ancora appare prematura ogni considerazione. L’indagine si muove sicuramente fra mille difficoltà, prima fra tutte il fatto che non ci sia alcun testimone. Gli unici due vicini di casa, entrambi ascoltati dal commissariato, hanno sostenuto di non avere sentito provenire alcun rumore dall’abitazione di Monacò. Ipotesi più che plausibile dal momento che la casa è abbastanza isolata e i due vicini di casa non sono confinanti con le mura. Già da 24 ore la polizia ha accantonato l’iniziale ipotesi di una rapina finita male. Vero è che la casa è stata trovata letteralmente a soqquadro ma ci sono molti elementi che non quadrano: come ha fatto un ipotetico ladro ad intrufolarsi in casa senza dovere forzare né porte né finestre esterne? E poi sarebbe stato così sprovveduto da tentare il colpo a mani nude? Sin dalle prime battute gli investigatori hanno tenuto presenti queste forti contraddizioni concentrando quindi i loro sforzi su altre piste. Ancora attorno alla tragica vicenda aleggia un alone di mistero molto fitto. Il delitto è avvenuto in un appartamentino nel cuore di una stradina della zona Aleccia nei prezzi del lido windsurf. Dalle prime indagini pare che l’uomo abbia fatto entrare in casa il suo assassino e quindi potrebbe essere una persona che conosceva bene. Considerato che la vittima viveva abbastanza isolato dai suoi familiari e non aveva neanche una grande vita sociale, da qui i sospetti si sono subito concentrati su chi poteva conoscere molto bene Monacò tanto da farsi aprire la porta di casa senza alcun problema. L’appartamento è stato trovato dalla polizia letteralmente a soqquadro. Il sessantanovenne era incensurato, non ha mai avuto problemi con la giustizia. Una persona normale, tranquilla. Ecco perché le indagini degli inquirenti pare che si stiano concentrando su possibili screzi avuti dall’uomo nella vita personale. Il commissariato ha avviato un lavoro a tamburo battente per cercare di dare un movente all’episodio. Il medico legale ha stabilito che la morte dell’anziano è avvenuta non oltre 24 ore dal ritrovamento del corpo.

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